Amministrative Ariano, “Non è un buon inizio”: tra La Vita e Carmine Grasso non c’è unità!

di , Lunedì, 03 Agosto 2020

Questa settimana la tribuna politica si è aperta con due comunicati ufficiali dal mondo della Sinistra. Il primo, ad opera del coordinamento del PD di Ariano e della segreteria della Sinistra Italiana, con la dichiarazione di una candidatura ufficiale per la corsa a sindaco: l’Avv. Giovanni La Vita. Il secondo, che fa da contraltare, con la risposta di Carmine Grasso, evidentemente contrariato dalla scelta operata.

Il percorso del neocandidato si presenta così in salita sin da queste prime battute.

Per quanto sia evidente la capacità di avere messo insieme molti, anche esterni al partito democratico, con la propria discesa in campo è innegabile una problematica aperta all’interno della sinistra. Non bastal’entusiasmo con il quale l’ufficializzazione ha accompagnato la notizia. I riferimenti alla storia di attivismo e impegno profusi in passato dall’Avv. La Vita pare non siano sufficienti a mettere d’accordo tutti gli animi della coalizione.

Il Dott. Grasso controbatte a tale euforia, infatti, facendosi portavoce dei nuovi iscritti al partito e dichiarando questa candidatura un’ulteriore evidente spaccatura del centrosinistra arianese. La mancata chiamata in causa della “base” sulla scelta ufficiale renderebbe evidente la condotta antidemocratica e verticista del partito. Sotto tali accuse portare il nome di “democratico” diventa più pesante e suona poco utile il riferimento antifascista o antirazzista per appianare il dissenso interno e per chiamare a raccolta il popolo della sinistra arianese.

Si potrebbe dire: “Non è un buon inizio!” come recita il meme di Alessandro Borghese di 4 ristoranti in giro sul web.

 

Al di là, però, di queste considerazioni e senza entrare nel merito delle posizioni più o meno condivisibili, si rende evidente la necessità di una risposta da parte del candidato sindaco,se non si intende partire con il piede sbagliato. Potrebbe essere questo il primo banco di prova per La Vita, chiamato presto a riacquistare l’unità almeno apparentemente perduta ma certamente in bilico. La creazione di un programma unitario e dettagliato con l’esperienza acquisita negli anni potrebbero essere carte in favore di chi concorre a sindaco. L’ambiente di una sinistra frammentata più predisposta alla divergenza che alla dialettica, non è forse d’aiuto ma, a vederla positivamente, sicuramente di stimolo per chi voglia giocare una partita vincente. Certamente però, accogliere le istanze del proprio bacino elettorale a partire da chi è “di casa” non può che rendersi doveroso per chi voglia esser guida e volto di una fetta della sinistra locale.

 

Nella speranza del raggiungimento di un’unità d’intenti volta alla risoluzione dei problemi pratici che servono ad Ariano,si rimane in attesa di sviluppinon solo per le parti in causa, qui citate, ma più in generale per tutta la politica arianese. 

 

Cristiano Colangelo