“E infine uscimmo a riveder le stelle”, questo è il celeberrimo verso conclusivo dell’Inferno della Divina Commedia del sommo poeta Dante Alighieri. 9 mesi fa cominciava il nostro personale inferno: Covid-19. Una parola e un numero che non possiamo fare a meno di pronunciare svariate volte al giorno. In quel weekend dell’8 marzo tutte le nostre certezze sono crollate di colpo. “Ariano Irpino, la Codogno dell’Irpinia”, parole pesanti come macigni. Dolore, paura e morte hanno albergato in primavera, facendo scendere un’oscurità rossa sul Tricolle. Gli arianesi ne sono venuti fuori, ne siamo venuti fuori. Non solo, c’è stato anche uno screening di massa senza precedenti. Una dimostrazione di quanto Ariano Irpino avesse capito la gravità della situazione. Tanto che qualche giorno fa, bontà sua, il presidente della Regione Campania ha fatto i complimenti alla popolazione arianese per quanto fatto in quei giorni.
Poi l’estate: effimera illusione che il peggio fosse passato. L’autunno ci ha ricordato che il maledetto Covid è ben lungi dall’essere sconfitto. La coda di questo indimenticabile 2020 saranno le festività natalizie. L’ultimo anno deI secondo decennio del terzo millennio ci ha insegnato una cosa molto importante: usare la testa. Non è facile pensare ad un Natale di privazioni, dopo un anno che ci ha già tolto tanto, ma è necessario. E’ terribilmente necessario. Difficile pensare di passare un’occasione speciale come quella del Natale da soli o lontano dalle persone che amiamo. Ma è necessario. Il rischio di mandare per aria i tanti sacrifici fatti negli ultimi mesi è concreto. Il regalo che possiamo farci a vicenda è quello di essere responsabili, gli uni verso gli altri.
E’ vero che può sembrare assurdo che Roma o Milano possano avere le stesse regole di Ariano Irpino. Eppure è stato, è e sarà così. Non possiamo farci niente. Possiamo solo ascoltare le nostre coscienze e comportarci di conseguenza. Per uscire dall’incubo e uscire a riveder le stelle. Arriverà un altro Natale e lo festeggeremo come si deve, ma questo festeggiamolo come meglio non possiamo: rispettandoci. Rispettando la vita. Il regalo più importante che riceviamo giorno, dopo giorno, dopo giorno. #ForzAriano