“Non hai scritto niente! Sei sconvolto?”
Sì, proprio così.
Ancora adesso la bocca è arida, la mente ingombra, gli occhi umidi, il cuore gonfio di un dolore che resterà, intenso e riservato.
Piangiamo il Medico, l’Amico, l’Uomo.
Il mio medico era diventato mio amico: era un grande uomo. Sincero, appassionato, sempre disponibile con tutti. Nell’emergenza della zona rossa abbiamo condiviso tante amarezze, poi l’impegno per la salute della comunità.
Abbiamo imparato ad ascoltarci e comprenderci: ci faceva bene.
Ha dedicato la Sua vita ad una famiglia stupenda e ad un ospedale maltrattato.
Anche quell’ospedale dovrà portare il Suo nome.
Il Frangipane-Bellizzi potrà diventare come Lui lo immaginava. Siamo più soli, ma continueremo a provarci con tenacia.
Ciao Gennaro! La tua fede ti dà pace.