Montecalvo. Castello aperto al pubblico per le visite guidate su prenotazione. Boom di visite. Presto la struttura avrà un suo responsabile.
Dopo la riapertura ufficiale del Castello Pignatelli, avvenuta lo scorso 10 agosto, l'amministrazione comunale avvia le procedure per la messa in funzione della struttura. Da oggi è possibile prenotare una visita al monumento telefonando al numero 333 40 43 588. Il castello, oltre all'importanza che riveste per la sua struttura architettonica, ospita nella sala Pignatelli di Montecalvo una struttura multimediale particolarmente adatta alla realizzazione di convegni. Al piano superiore è stato allestito uno spazio dedicato alle mostre. Qui, in via permanente, è presente un'interessante raccolta di fotografie intitolata “Gli ultimi abitanti del Trappeto”. Un affascinante viaggio a cavallo tra l'antropologia e l'urbanistica che, oltre a testimoniare le condizioni di vita di un luogo, il Trappeto, racconta i luoghi dell'emigrazione meridionale. Si tratta di 26 scatti realizzati nel corso degli anni dallo storico-linguista Mario Sorrentino che ha voluto testimoniare così il suo tributo ad un rione che allo stesso tempo è magico ma anche una fonte inestimabile di Storia. Lo spazio espositivo è stato organizzato in modo che possa ospitare anche altre mostre temporanee, sia fotografiche che pittoriche. “La prenotazione via telefono è soltanto il primo passo – dice Carlo Pizzillo, sindaco di Montecalvo -. Il successivo sarà quello di individuare tra i dipendenti comunali un responsabile della struttura per il quale sono ancora in via di definizione le mansioni”.
A giudicare dalle prime visite il castello di Montecalvo già riscuote un discreto successo. In pochi giorni sono centinaia le persone che hanno firmato il registro delle visite e non mancano le sorprese. Si registrano visitatori dall'Argentina, dall'Inghilterra e dalla Svizzera.
Nei prossimi mesi l'offerta culturale si arricchirà anche di un museo archeologico che sarà allestito nelle stanze a piano terra con i reperti che sono stati rinvenuti e catalogati durante i lavori di restauro. Da segnalare anche la mostra araldica allestita dallo storico Giovanni Bosco Maria Cavalletti nella sala Pignatelli dedicata alle famiglie feudatarie di Montecalvo.