Mirabella Eclano, al via i lavori per la realizzazione dell'invaso fluviale lungo il Calore

di , Martedì, 18 Agosto 2015

Già si parla di una imponente opera di ingegneria fluviale costata sei milioni di euro.

Il cantiere lungo gli argini del fiume Calore, nei pressi dell'omonima frazione di Mirabella Eclano, per la realizzazione dell'invaso lungo tredici chilometri ( arriverà fino ad Apice nel Sannio) per irregimentare e purificare le acque che consentiranno in seguito agli agricoltori del comprensorio di irrigare nuovamente orti e vasti appezzamenti coltivati a tabacco e mais è partito.

In pratica i contadini, proprietari dei terreni confinanti con il fiume, avranno un'apposita pompa dove poter attingere. Da quattro anni infatti vigono ancora in alcuni centri rivieraschi del medio Calore le ordinanze di divieto emesse dai sindaci di attingere l'acqua fluviale per uso irriguo o domestico a causa della persistenza del batterio dell'e-coli e della salmonellosi.

La siccità poi ha aggravato lo stato di salute del maggiore corso d'acqua irpino. Non ci sarà nessuna posa della prima pietra perché, come si auspicano gli amministratori eclanesi e i progettisti, conta di più tagliare il nastro. Di sicuro, è un grande passo quello che si sta compiendo per la filiera agricola di comprensorio messa a dura prova dall'inquinamento fluviale. Per gli imprenditori agricoli della zona è una boccata d'ossigeno, una benedizione attesa da troppo tempo.

Il Consorzio di Bonifica dell'Ufita qualche giorno addietro ha consegnato i lavori all'impresa che realizzerà l'impianto che reca la firma dell'ingegnere Ugo Sorrentino, che a sua volta si è avvalso della collaborazione di validi e qualificati tecnici. Un'opera strategica e vitale insomma per l'economia locale ma anche per l'ambiente provato dall'incuria umana e dalle scarse manutenzioni e pulizie degli argini fluviali. Lo scopo sarà pure quello di ripristinare la salubrità dei luoghi abbandonati e contaminati. Un progetto ambizioso che finalmente vedrà la luce grazie anche alla tenacia dell'amministrazione eclanese che ha fortemente creduto nella bontà e nell'utilità di un'opera che dovrà recare benefici a stretto giro. L'invaso che va da Mirabella fino ad Apice potrà essere utilizzato anche da altri Comuni che nel frattempo decideranno di aderire al progetto.

In lista ci sono già Taurasi, Bonito e Calvi. Sempre lungo l'asse interessato ai lavori sarà ripristinata e ammodernata una vecchia centrale idroelettrica dismessa. In questo modo sarà appunto riqualificata e messa nuovamente in funzione. Gli ambientalisti hanno già storto il muso alla notizia dell'avvio imminente dei lavori lungo il fiume Calore: temono uno stravolgimento dei luoghi.



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