Sono arrivati alla spicciolata dagli alberghi di Venticano dove sono alloggiati da diversi mesi.
Un gruppetto sparuto ma agguerrito ha protestato in Prefettura per la mancata consegna dei pocket-money, ovvero i bonus che le cooperative devono assegnare giornalmente ai richiedenti asilo. Da alcuni mesi invece i giovani domiciliati nel borgo del medio Calore non stanno ricevendo quelle poche decine di euro necessarie per soddisfare i bisogni quotidiani. E così è scattata, ancora una volta, la protesta. Stavolta ha investito i funzionari di Palazzo di Governo ad Avellino.
Rabbia e tensione tra gli immigrati, e molta preoccupazione tra il personale prefettizio. Per sedare gli animi e riportarli alla ragionevolezza sono intervenuti gli agenti delle Volanti della Questura, diretti dal dottore Iannuzzi.
Ci sono stati momenti di forte tensione montati anche dallo sconforto e dall'attesa sempre più lunga e snervante con cui da un anno sono costretti a confrontarsi i giovani in prevalenza africani ospiti delle strutture ricettive della nostra provincia. Un malessere acuito anche dalla mancata corresponsione dei pocket-money che i giovani devono ricevere dai responsabili delle cooperative sociali.
I responsabili all'immigrazione della Prefettura di Avellino si sono adoperati per risolvere in tempi ragionevoli l'increscioso inghippo che ha mandato su tutte le furie i migranti sempre più abbandonati a un destino infausto e a uno stato di totale prostrazione. In Irpinia attualmente sono 750 i profughi sistemati in diverse strutture del territorio che hanno dato la disponibilità ad accoglierli.Il prefetto Carlo Sessa ha seguito personalmente la vicenda.