Michele Caso sulla vicenda Blundo: "L'amministrazione invii la documentazione alla Corte dei Conti"

di , Mercoledì, 24 Settembre 2014

dal consigliere Michele Caso, Consigliere Comune di Ariano Irpino, riceviamo e pubblichiamo:


Nel Consiglio comunale del 19 settembre è stato affrontato il  drammatico problema di un esproprio riferito ad un terreno del PIP di Camporeale, meglio conosciuto come” Esproprio Blundo”. Una procedura di esproprio avviata già nel lontano gennaio del 1994, ad oggi ancora non conclusa. Così  in una nota Michele Caso Consigliere Comunale del Comune di Ariano Irpino.

L’unica cosa certa è che il Comune dovrà pagare una somma considerevole che si aggirerà tra 1,5 – 2 milioni di euro, soldi che saranno presi dalle tasche dei cittadini.   

"Quello che è successo, su questa vicenda, rappresenta il concentrato di una pessima gestione tecnico  amministrativa, dove chi doveva operare lo ha fatto in modo negligente e chi ha la responsabilità del controllo ha letteralmente dormito ad occhi aperti. Adesso noi cittadini siamo chiamati a pagare il conto, e questo è ingiusto."

Questa drammatica vicenda rappresenta solo la punta di un iceberg, continua la nota. Il Comune ha una serie di problemi collegati agli espropri, che riguardano lo stesso PIP ed altre numerose opere pubbliche  che non sono ancora  state definite e che corrono il rischio di svilupparsi nella stessa direzione del contenzioso “Blundo”.  Immaginiamoci cosa ci aspetta nel futuro!!!

In attesa di avere la reale situazione sugli espropri, cosa che ancora non ci è data di sapere e sui contenziosi che ne sono scaturiti, cosi come  già chiesto nella seduta del consiglio comunale del 19 Settembre, avvaloro quello che ho già dichiarato in questi mesi, ovvero che il corso della nuova politica  non si declini  solo  a parola, ma necessita della massima CHIAREZZA, TRASPARENZA E FERMEZZA  SUGLI ATTI DELLA VITA AMMINISTRATIVA.

Per tale ragione deve essere direttamente l’Amministrazione Comunale ad inviare celermente gli atti alla Corte dei Conti, in considerazione della gravità e  della delicatezza del problema “Blundo”, ma soprattutto nel rispetto dei cittadini e del bene comune. 
Ariano Irpino, 22/09/2014





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