Michele Caso: "Il Sindaco di Ariano evanescente e irrispettoso"

di , Giovedì, 09 Marzo 2017

riceviamo e pubblichiamo una nota del capogruppo PD Michele Caso:

Si è tenuto ieri sera il Consiglio Comunale richiesto  dai consiglieri di minoranza del PD e del PSI. La seduta si aperta con l’ennesima  protesta  degli abitanti di zona Creta, che  hanno evidenziato i notevoli disagi che devono subire a causa della strada dissestata e le innumerevoli perdite delle condotte idriche.  

Su Creta come PD abbiamo richiesto impegni precisi al  Sindaco. In particolare di sollecitare la Prefettura a convocare una riunione, con tutti i soggetti  coinvolti  e responsabili, per stabilire come intervenire. Con grande sorpresa abbiamo dovuto constatare una totale indifferenza del primo cittadino che non si è reso disponibile a coinvolgere la Prefettura, perchè ritenuta poco idonea.  

Che si dovesse attivare immediatamente il tavolo prefettizio era stato deciso nel Consiglio del 28 dicembre 2016, alla presenza di una folta rappresentanza di cittadini della zona. Restiamo basiti dal comportamento che il Sindaco ha assunto in tale circostanza. Innanzitutto perché è offensivo e privo di attenzione per i cittadini e soprattutto risulta essere irrispettoso e irriverente nei confronti delle istituzioni.

Questo atteggiamento e certe espressioni usate, dal Sindaco, sono di estrema gravità, perché lesive della dignità e del rispetto dovuto alle istituzione. Questa irriverenza risulta essere ancor più grave, se a praticarla è chi ricopre cariche politiche e pubbliche di rilievo.

Sull’altro argomento, sempre di estrema importanza per Ariano, cioè la variante Manna-Camporeale, il Sindaco è stato sfuggente ed omissivo, perché si è limitato a fornire solo alcune date sulle procedure e che pende un ricorso davanti al Tar promosso dalla ditta Preve, a seguito della rescissione del contratto da parte della Provincia. Come consiglieri di opposizione abbiamo fatto rilevare le incongruenze che esistono tra progettista e Responsabile Unico del Procedimento.

Tra componenti  la commissione esaminatrice delle gara d’appalto integrato e la struttura di supporto al RUP. Inoltre non si riesce a comprendere come mai la Provincia, che ha revocato l’appalto nel 2013, non ha ancora deciso di affidarlo  alla seconda ditta? E come mai la Provincia non sollecita la discussione del ricorso al Tar, fatta dalla prima società nel lontano Aprile del 2014, avverso la decisone della Provincia di rescissione del contratto?

Il Sindaco, nella qualità anche di presidente della Provincia perché in tutto questo tempo non si attivato per ricercare una soluzione?

Intanto 35 milioni di euro sono fermi da 10 anni, con il rischio di perderli, e Ariano sta regredendo lentamente.

 



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