da Floriana Mastandrea, candidata Sel Senato Campania, riceviamo e pubblichiamo:
Domenica 24 febbraio e lunedì 25, gli elettori si recheranno alle urne per eleggere il nuovo Parlamento, con scadenza anticipata rispetto a quella naturale, perché, giova ricordarlo, nonostante Berlusconi nel 2008 grazie alla sua legge “porcellum” disgustosa di nome e di fatto, avesse ottenuto una maggioranza bulgara, ha dovuto cedere il governo a Monti.
Stava portando il Paese al fallimento e alla perdita di credibilità internazionale. Nonostante sia stato capace di condurci sull’orlo del baratro, l’istrione Berlusconi riprova instancabilmente ad abbindolare di nuovo gli Italiani, promettendo di tutto e il suo contrario, dichiarando e poi smentendo senza pudore. Sfruttando la disperazione degli stremati cittadini, promette l’eliminazione dell’Imu e si spinge a dire che restituirà quella già pagata nel 2012.
Da dove taglierà per farlo? Questo non lo dice, perché dovrebbe ammettere che toglierebbe allo stato sociale, dunque ai servizi, e ciò gli farebbe perdere consensi. Ma il meglio di sé, Berlusconi lo da quando parla di creare nuova occupazione e posti di lavoro. Ricordate il famoso (sarebbe sarebbe meglio definirlo, famigerato) “contratto con gli Italiani” firmato nel salotto dell’accondiscendente Vespa, in cui si prometteva un milione di posti di lavoro? Ebbene, di quei posti non s’ è vista traccia.
Adesso ci riprova, giocando sulla “mancanza di memoria degli Italiani” (ma sarà poi vero che gli Italiani dimenticano tutto e così in fretta?) e aumenta il numero dei posti di lavoro, portandoli a 4 milioni, per poi smentire la formula con cui l’ha dichiarato, in perfetta coerenza col suo pensiero incoerente. Berlusconi è così affidabile, che per cominciare a creare nuovi posti di lavoro alla Mondadori, di proprietà della sua famiglia, si accinge a licenziare 15 giornalisti del settimanale Panorama, circa un terzo di un organico, composto da 48 persone.
Non dimentichiamo che l’abile comunicatore che ha a sua disposizione televisioni e giornali, è alleato con la scissionista Lega Nord, che vuol creare la macroregione del Nord e penalizzare ulteriormente il Sud, del quale non esita però, a sfruttare i cervelli e la forza lavoro presente nei suoi territori.
Ai creduloni che per anni hanno dato fiducia al leader delle barzellette, delle pacche sulle spalle, dei cucù e del “bunga bunga”, dico che è arrivato il momento di ribellarsi. Il voto è un’espressione di potere, quello del coraggio di una svolta che è necessaria, se vogliamo ridare all’Italia speranza nel futuro, possibilità di crescita e dignità.