da Giovanni Maraia, Ariano in Movimento, riceviamo e pubblichiamo:
L'ex sen Zecchino nella sua intervista al Mattino del 12cm esprime due importanti e significative considerazioni politiche, riguardo alla pratica politica ad Ariano:
Zecchino, con la prima considerazione, ammette che ad Ariano vi è stata una devastazione territoriale, attuata dalle giunte comunali succedutesi, a partire dal 1970, tutte dominate dalla DC, di cui Zecchino è stato il leader incontrastato.
Oggi, Zecchino, a misfatto compiuto, ammette ciò che noi abbiamo sempre denunciato e contrastato, fin dagli anni 70: il dominio politico ed economico del partito del cemento. Dominio esplicatosi negli anni con l'accordo DC-PCI, con le giunte Giovannelli - DeFuria - Aliperta, con l'assessorato ai lavori pubblici Ciccio Albanese, con l'Adriatica Costruzioni, con le giunte Covotta, Gambacorta, Mainiero.
Ammette il sen. Zecchino che Ariano è stata governata dal consociativismo, allorquando afferma che "nessuna delle forze politiche è senza peccato" rispetto alla devastazione urbanistica. Con la seconda considerazione o proposito di rinnovamento, Zecchino ammette che Ariano è affogata dalla crisi della politica e dall' annullamento della morale nella sfera pubblica.
Questi due aspetti negativi della vita civile ad Ariano identificano la presenza di una consorteria , che noi riconduciamo allo stesso Zecchino , visto che il suo primario interesse e' stato favorire la carriera politica del figlio , permettendo , contemporaneamente , che altri della sua stessa appartenenza politica usassero le istituzioni per fini privati.
Oggi, caro Zecchino quella sua consorteria medievale si è frantumata. Ne prenda atto. Ariano non ha bisogno del suo augurio di rinnovamento.