da Giovanni Maraia, Ariano in Movimento, riceviamo e pubblichiamo:
La Coldiretti ha comunicato, attraverso la stampa, l'accordo sottoscritto con il Commissario Prefettizio di Ariano riguardo alla TARSU per le zone di campagna.
Tale accordo prevede l'esenzione totale della tassa per gli immobili annessi alle aziende agricole e l'abbattimento del 30 % della tassa per le abitazioni occupate dagli agricoltori.
Forse la Coldiretti e il Commissario Prefettizio del Comune di Ariano vogliono prendere in giro gli agricoltori, visto che le esenzione e le agevolazioni contenute nell'accordo innanzi indicato sono già previste nel decreto legislativo 507/93
Infatti, l'art 62 di detto decreto stabilisce che non sono tassabili gli immobili ove "si formano, di regola, rifiuti speciali, tossici o nocivi, allo smaltimento dei quali sono tenuti a provvedere a proprie spese i produttori stessi".
Gli agricoltori titolari di aziende agricole di Ariano provvedono, da tempo, a proprie spese allo smaltimento dei rifiuti speciali
Il comma 4 lett b) dell'art 66 del decreto citato indica la possibilità di una tariffa ridotta "di un importo non superiore al 30% della TARSU nei confronti degli agricoltori occupanti la parte abitativa della costruzione rurale". Questa riduzione è praticata da Comune di Ariano, da diversi anni, e quindi non è una novità ne' può essere definita una conquista ascrivibile all'impegno della Coldiretti.
Non è stata, invece, mai applicata dal Comune di Ariano l'esenzione della TARSU per gli immobili indicati con l'art. 62 del più volte citato decreto legislativo. Una grave inadempienza delle Amministrazioni Comunali e del Commissario Prefettizio del Comune di Ariano.
Si può dire che il vero problema, quello delle abitazioni in campagna non abitate da agricoltori, titolari di aziende agricole, resta irrisolto.
Noi attendiamo, ancora, una risposta dal Commissario Prefettizio alle nostre istanze riguardo alle modifiche apportate al Regolamento dellaTARSU e all'aumento del 110%, in tre anni, del costo di smaltimento dei rifiuti stabilito da Irpiniambiente e accettato supinamente dall'Amministrazione Mainiero.