L'ultima fermata di Assanti, un film dedicato all'Avellino-Rocchetta Sant'Antonio

di , Domenica, 14 Giugno 2015

Assisi e Cardinale nel cast del regista eclanese

Carico di emozioni e sentimenti, di passioni e speranze, “Ultima fermata”, film di Giambattista Assanti, scorrerà sui magici binari del grande schermo dal 5 maggio prossimo, distribuito dalla Stemo Film di Claudio Bucci.

In fervida attesa per questa uscita al cinema i tanti sostenitori della tratta Avellino-Rocchetta Sant’Antonio, inaugurata il 27 ottobre 1895 e sospesa nel 2010. Una dismissione di fatto e un declino inaspettati che, oltre ad alimentare proteste e battaglie, hanno suggerito pure l’idea di «una commedia agrodolce», così come l’ha definita il regista irpino. «E’ un film molto scorrevole che ha il sapore di un cinema di Pupi Avati di venti anni fa, quello in cui le disillusioni di un Sud provocano un salto nella memoria- ha commentato Assanti-. E’ una commedia che permette allo spettatore di riflettere sulle conseguenze sentimentali, non politiche, della dismissione di una tratta leggendaria come quella della Avellino-Rocchetta». 

Immagine di Cittadiariano.it

Dopo un lungo e caloroso applauso ricevuto il 16 giugno dello scorso anno, al Taormina Film Festival, la pellicola non potrà che essere accolta nello stesso modo dal pubblico delle sale. E non solo da quello irpino. «Ogni Regione, sappiamo, ha il suo ramo secco» ricorda Assanti, riferendosi agli improvvisi decreti di sospensione di linee ferroviarie simili in tutta Italia. Il film, tra l’altro, col suo bel cast di attori, racconta una storia d’amore sullo sfondo di quel fenomeno migratorio che nel dopoguerra, anche attraverso quella linea, spopolò l’Irpinia trascinando oltre confine sogni e aspettative di vita. 

Le scene sono state girate a Rocchetta Sant’Antonio, in provincia di Foggia, e in Irpinia, all’abbazia del Goleto, a Mirabella e sulle colline dei vigneti della Tenuta Cavalier Pepe tra Sant’Angelo all’Esca e Luogosano.

«Ci siamo inventati la storia di un uomo che, tornato da Torino al Sud in occasione dei funerali del padre, scopre con sorpresa e amarezza che il padre gli aveva cucito addosso un’altra vita – racconta Assanti, che ha curato anche la sceneggiatura -. Per il padre non era un capitano dell’arma ma nel suo immaginario era un ingegnere ferroviario che avrebbe salvato prima o poi dall’oblio e dalla chiusura la linea ferroviaria». Da qui parte l’intreccio, con una galleria commovente e a tratti divertente di personaggi. Tra questi anche Rosa, la sarta, interpretata da Claudia Cardinale. «Paradossalmente è stata la persona più semplice che abbia incontrato, un’attrice che si è lasciata molto guidare da me - ha raccontato Assanti -. Il suggerimento che mi diede durante gli incontri parigini, di consegnare una sceneggiatura di ferro, ossia inattaccabile, ci ha aiutato molto ad avere idee chiare sul set e un grande rispetto per il suo personaggio». Nel cast figurano anche Nicola Di Pinto, Sergio Assisi, Francesca Tasini, Luca Lionello, Salvatore Misticone. 

Immagine di Cittadiariano.it

Mentre un ricordo dell’infanzia lega Assanti alla tratta, quando da piccolo raggiungeva i nonni di Cassano Irpino durante le vacanze, una speranza grande si unisce all’attesa della visione dell’opera sul grande schermo: «Il nostro desiderio - spiega il regista - è quello di ripristinare la linea ferroviaria concedendo ad essa un uso turistico promozionale.  Determinante per la lavorazione di questo film l’apporto morale che ho avuto da Pietro Mitrione e da tutti gli associati di “In Loco Motivi” a cui va tutta la mia gratitudine».

Prodotto dal siciliano Francesco Dainotti, dagli avellinesi Silvia Bianculli, Paolo Coviello e Enzo Iannone, in collaborazione con la società romana di Tonino Zangardi “Atalante Film”,“Ultima fermata” si appresta a usciredunque nelle sale con un duplice obiettivo: emozionare e supportare la causa della riapertura della leggendaria tratta. 

http://ultimafermata.it/

Articolo pubblicato sul numero Aprile/Maggio 2015 del periodico XD Magazine.

 

 

 

 


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