Ieri 17 febbraio allo ore 14:00 circa ad Atripalda in largo Annunziata, un uomo del posto, classe 1970, pregiudicato e sorvegliato speciale di P.S. con obbligo di soggiorno in quel comune, più volte ricoverato - in passato - in ambito psichiatrico per anomalie comportamentali e stati di agitazione conseguenti all’abuso di sostanze alcoliche/stupefacenti, al termine dell’ennesimo e acceso litigio con la madre convivente, si procurava diverse ferite all’avambraccio sinistro con una lametta e, dopo essersi chiuso nel bagno, provava ad impiccarsi con un sottile cavo elettrico al braccio della doccia (rovinando chiaramente a terra, senza riuscire a restare minimamente in sospensione).
L’uomo, soccorso dal padre, che sfondava la porta del bagno, rinvenendolo privo di sensi, veniva poi ricoverato nel reparto di psichiatria dell’Ospedale “A. Landolfi” di Solofra (AV).
Visto che, in passato, il sorvegliato speciale aveva già attuato simili gesti (l’ultimo il 26 maggio 2012) e considerata anche la lievità delle ferite procuratesi, l’evento non pare riconducibile a un vero tentativo di suicidio, bensì a una scenata autolesionistica. Sul posto sono intervenuti i militari della Stazione Carabinieri di Atripalda, insieme ai medici del 118, che hanno poi provveduto al ricovero psichiatrico.