L'intervista a...Antonio Vetrone, un irpino alla guida della Polstrada sannita

di , Mercoledì, 30 Settembre 2015

“Educazione e prevenzione per abbattere la mortalità su strada”. 

La passione lo ha guidato sulla strada giusta. Antonio Vetrone, trentacinque anni, originario di Savignano Irpino, da poche settimane comandante della Polstrada di Benevento, lo confessa senza reticenze. E seppure non ci sono sempre garanzie ci sono comunque le soddisfazioni a compensare i sacrifici o le rinunce di una vita. Quelle professionali poi sono le più gratificanti.

Una laurea in Giurisprudenza conseguita all'Università di Firenze e un sogno, uscito molto presto dal cassetto, di servire lo Stato e indossare la divisa della Polizia. Valori veri e solidi ricevuti già in famiglia. Vetrone in sette anni ha girato l'Italia prima di ritornare quasi a casa: Cagliari, Pisa, Napoli e adesso Benevento. Una carriera tutta in ascesa (a settembre sarà promosso vice questore aggiunto ) e una grossa responsabilità: quella della sicurezza stradale.

Immagine di Cittadiariano.it

Comanda quaranta uomini e controlla oltre 400 chilometri di viabilità in una provincia che sconta una cronica carenza di infrastrutture e ancora serie difficoltà nei collegamenti su strada specie durante l'inverno. 

Di solito la Polstrada incute timore ma lei ha una opinione diversa del ruolo e della funzione che ricopre

“La Polstrada è assai cambiata in questi anni- spiega il dottore Antonio Vetrone-.

Oggi si punta maggiormente a fare prevenzione, non solo repressione, e a incrementare corsi di educazione stradale nelle scuole superiori. Di sicuro l'utenza non deve temere i poliziotti quanto il pedale dell'acceleratore”.

Appunto, l'educazione stradale: sarebbe opportuno insegnarla tra i banchi di scuola?

“Credo sia un'ottima proposta- esclama il dirigente della Polstrada-. Qualche anno fa se ne parlava poi però non se n'è fatto più nulla. La collaborazione con le scuole è importante proprio per far capire ai ragazzi che anche una guida corretta e responsabile è una forma di legalità. Purtroppo, alla guida ci si distrae facilmente a causa dei cellulari. La maggior parte dei sinistri, anche quelli mortali, sono provocati dall'uso improprio dei telefonini”.

Anche la viabilità ha le sue responsabilità?

“La manutenzione delle strade è a volte affidata al caso- aggiunge Vetrone-. Le infrastrutture fanno la fortuna dei luoghi. Se ci sono e sono tenute bene la gente si sposta meglio, altrimenti si rischia l'isolamento. Nel Sannio ci sono strade che versano in pessime condizioni. La carenza dei fondi destinati alla messa in sicurezza dei circuiti viari non è affatto un bene. Bisogna investire di più in sicurezza e manutenzione su strada. Gli autovelox, ad esempio, sono un ottimo deterrente sulle arterie insidiose”.

Oltre alla comunicazione stradale lei punta molto pure a quella con i media. Il mondo dell'informazione può dare un valido supporto in questa direzione?

“I mezzi di informazione- sostiene Antonio Vetrone- sono uno strumento indispensabile anche per veicolare la buona educazione stradale. L'utenza è cambiata mentre, ahimè, ci sono strade rimaste in uno stato d'incuria tale che la nostra presenza è utile a fare prevenzione. L'informazione serve anche a questa nobile finalità. Prevenire è salvare. Guidare con responsabilità significa voler bene la vita. Davanti alla casualità poi non possiamo nulla”.

Articolo pubblicato sul numero Giugno/Luglio 2015 del periodico XD Magazine.


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