Carmine Grasso, ex consigliere comunale di Ariano Irpino, con una nota, ha parlato di azione sanitaria inefficace e inefficiente.
Di seguito la nota.
Visti i numerosi casi di tamponi positivi registrati negli ultimi giorni, possiamo dire, senza tema di smentita, che l’azione di prevenzione sanitaria praticata nella nostra città è stata insufficiente ed inefficace. Il fatto che si registrino tutt’ora, a due mesi di distanza dal primo caso Covid ad Ariano Irpino, tante positività ai tamponi è grave. Oggi dovremmo, invece, semplicemente registrare qualche persistenza di positività in pazienti già diagnosticati e sottoposti ad isolamento. Prevenzione significa: azione diretta a impedire il verificarsi o il diffondersi del contagio attraverso una serie di azioni cardine della epidemiologia. Le azioni di contenimento e distanziamento non sono mancate. Ciò che, dal punto di vista sanitario, andava fatto sistematicamente era: identificazione tempestiva dei casi, isolamento delle persone infette, il rintraccio dei contatti ed infine la sorveglianza. La mancanza di una indagine epidemiologica ha causato il ritardo nel rintraccio dei soggetti positivi asintomatici che purtroppo hanno diffuso ulteriormente il contagio.
Appare ovvio che oggi troviamo e che prossimamente troveremo ancora un elevato numero di positivi ai tamponi (se si praticano). Si è preferito “mettere la testa sotto la sabbia”, come ho già avuto modo di dire. Non riesco a comprendere a chi sia servito, se questa situazione sia voluta oppure non sia stata per nulla gestita. Il virus è stato sempre rincoso e mai anticipato. Fatto sta che si è perso tempo, energie e danaro nell’ostinarsi a praticare test sierologici anziché, tracciare con tamponi, i contatti dei positivi e le categorie a rischio. Alla dichiarazione di zona rossa non ha fatto seguito la sorveglianza attiva perciò Ariano Irpino è diventata un grande incubatore.