L’europarlamentare Nicola Caputo in visita ieri al centro di ricerca genetica Biogem

di , Venerdì, 31 Dicembre 2021

Una giornata dedicata alla ricerca, alle buone pratiche aziendali e alla bella Hirpinia.
Questa mattina il nostro #Agrintour é partito da Ariano Irpino dove abbiamo visitato #Biogem, l’Istituto di ricerca, partecipato da Università ed Enti pubblici che opera dal 2006 su tre campi: ricerca biomedica; servizi di alta tecnologia alla ricerca; alta formazione e diffusione della cultura scientifica. Si tratta di una istituzione dal respiro internazionale, ma con la coscienza di svolgere un’attività utile per il territorio a cui appartiene. Negli ultimi anni Biogem ha visto sviluppare un percorso di costante crescita del centro di ricerca arianese, il presidente #OrtensioZecchino e lo staff di Biogem ci hanno parlato degli studi sull’Agricoltura e la nutraceutica come linea di ricerca e la genotipizzazione delle specie. Biogem ha tre gruppi di ricerca già strutturati su prodotti di interesse agricolo in sinergia con i produttori locali: Luppolo, alghe, vinacce, l’obiettivo è quello di trovare sostanze a scopo nutraceutico per scopo curativo, isolandone le proprietà e le alghe in particolare agirebbero sul microbiota intestinale. Altro gruppo di ricerca è concentrato sulla Propoli con l’obiettivo di estrarre da queste specie le proprietà curative da utilizzare a scopo farmacologico sotto forma di capsule gastoprotettive. Un lavoro quello di Biogem che va nella direzione che abbiamo indicato della funzionalità alla salute umana delle nostre produzioni. Ovvero creare prodotti agricoli che vanno incontro alle esigenze dei consumatori realizzando produzioni che agiscano in maniera personalizzata sul microbiota intestinale. Abbiamo il paniere dei beni della Dieta Mediterranea e prodotti campani che andrebbero studiati per le caratteristiche nutraceutiche e prodotti che andrebbero approfonditi dal punto di vista dell'assenza di alcuni elenenti dannosi per la salute come i metalli pesanti e gli allergeni in genere. Nel mio intervento nel corso della visita ho spiegato che nella nuova Programmazione abbiamo previsto  misure ad-hoc per finanziare attività di ricerca e sviluppo nel campo della alimentazione. Da Biogem si declina la sostanza della ricerca scientifica con la forma rappresentata dalla cornice esterna ai laboratori immersa in uno scenario suggestivo arricchito da ulivi. Quella che si è dischiusa davanti ai nostri occhi è davvero una struttura di eccezionale qualità con laboratorio di Proteine Naturali, microscopio a due fotoni, uno dei pochi in Europa che ha effetti di diagnostica su piccoli animali analizzando il funzionamento degli organi e un laboratorio di Nutraceutica in cui vengono isolate le sostanze contenenti negli alimenti utilizzate a scopo terapeutico.
#GrazieATutti #Grazie al #PresidenteZecchino e grazie all’amico #MimmoGambacorta per la disponibilità e la ospitalità.
 
Sempre ad Ariano Irpino abbiamo visitato l’azienda #NelmioCampo #AgriVisit179. Sostenibilità, filiera corta, polifunzionalità, didattica e alta qualità, sono gli obiettivi di questa azienda. Il Prof. #MarcoSalvatore ideatore dell’innovativo progetto #NelmioCampo ci ha spiegato che l’azienda nasce nel 2007 e si è consolidata e affermata grazie ad una squadra di agronomi e contadini orientati non solo a un progetto imprenditoriale ma a un disegno di ampio respiro che intende mantenere attivo il rapporto uomo-terra e preservare le antiche tradizioni di queste nobili terre. Una struttura moderna e funzionale dove vengono allevate oltre 350 capre di due razze davvero particolari: la #Saanen e #Camosciata delle Alpi. Gli animali hanno a disposizione un comodo ricovero dotato delle migliori tecnologie (spazzole massaggianti, giochi interattivi, musica classica di sottofondo, rilevatori di temperatura, umidità e luminosità, ventilatori autodirezionali ed una modernissima sala mungitura), ampi paddock esterni e una cospicua superficie di terreno nelle adiacenze dell’azienda che consente il pascolamento libero. La gran parte del patrimonio agronomico è in regime di agricoltura biologica, mentre una porzione minore è in corso di conversione. Buona parte della produzione foraggera è destinata all’alimentazione delle greggi, la produzione eccedente è venduta ad aziende terze. Grande attenzione ai cereali sui quali è in corso uno studio sulle tecniche di coltivazione di grani antichi. Infine, l’olio extravergine di oliva, che rappresenta una delle principali aree di competenza dell’azienda.
Il Caseificio aziendale produce formaggi di altissimo livello!

 
Ancora territorio irpino per l’Azienda agricola e Agriturismo #RegioTratturo #AgriVisit180 che si estende su una superficie di 25 ettari, a 650 m s.l.m. in una zona a forte vocazione cerealicola e zootecnica, lungo il Regio Tratturo “Pescasseroli-Candela”. Ci accompagna il titolare #RinaldoDiRubbo, qui i campi sono coltivati secondo i criteri della rotazione colturale, per la produzione di grano duro e grano tenero, mais, orzo e leguminose (fave, ceci, cicerchie). Un’altra parte dei campi è dedicata all’orto per la produzione di ortaggi freschi impiegati in agriturismo durante l’anno; un impianto di alberi da frutta (meli, meli cotogni, peri, prugni, ciliegi, albicocchi, fichi e nespoli) e un uliveto. A tutto ciò, si aggiunge l’allevamento delle api, di conigli, volatili, maiali, pecore e capre tipiche del nostro territorio. Rinaldo ci racconta della #transumanza, la migrazione stagionale delle greggi, delle mandrie e dei pastori che si spostano da pascoli situati in zone montane verso quelli delle pianure percorrendo le vie naturali dei tratturi. Questa antica e faticosa tradizione è ancora portata avanti da queste parti.  Davvero un’azienda ricca di tradizione e cura per le produzioni biologiche e di qualità che sta realizzando un ampliamento finanziato con Misura 4.1.1 del PSR. Qui al Regio Tratturo sin dal 1996 si seguono i principi dell’agricoltura biologica, assicurando la qualità dei prodotti nel pieno rispetto dell’ambiente, salute dell’uomo, delle piante e degli animali. La tutela della biodiversità e delle tradizioni agro-alimentari sono temi centrali per questi agricoltori ed è bello vedere con quanta passione si è fedeli al principio che, conservare ciò che esiste in natura è alla base della sopravvivenza e l’evoluzione di tutti noi ed è su questo che si basa la nostra ricchezza e la grande e misteriosa eterogeneità della vita.