Sessa convocato a Napoli per un vertice
Avellino- Nuovi arrivi di migranti in Irpinia (sono previste un centinaio di presenze in giornata), e i sindaci si ribellano. Una rivolta dai toni pacati ma fermi e perentori.
Non siamo certo ai livelli delle province del nord, riottose verso i migranti, ma lo stato diffuso di malessere tra i borghi irpini che da molti mesi ospitano gli stranieri è davvero preoccupante. Il prefetto Sessa, già alle prese con altre rogne, è stato convocato per una riunione d'urgenza a Napoli. Un vertice con gli altri colleghi campani per fare il punto di un'emergenza mai dichiarata ma allo stato dai contorni allarmanti anche sul fronte igienico-sanitario. Appena la notizia ha preso a circolare gli amministratori dei Comuni irpini che già li ospitano sono insorti esponendo preoccupazioni e lagnanze, fondate, al prefetto di Avellino che allo stato non può far altro che provvedere, mediante le coop, a smistarli sul territorio.
Il prefetto Mario Morcone, responsabile del Dipartimento Immigrazione del Viminale, lo aveva infatti preannunciato meno di una settimana fa:
"Irpinia e Sannio dovranno accogliere almeno duemila profughi". E così sarà per buona pace delle comunità e di chi le amministra con mille difficoltà. Giulio Belmonte, sindaco di Pietradefusi e presidente dell'Asi è lapidario: "Pronti a fare barricate. Non è normale che siano sempre gli stessi paesi a subire e ad accogliere. Non è razzismo ma solamente rabbia e sconforto. Devo dare conto ai miei concittadini"