Lo Sprar di Bisaccia è al limite. Esplode la rabbia e la protesta
C'è un sindaco che ha avuto il coraggio di dire quello che pensano molti negli ultimi tempi e di fare quello che a oggi nessuno ha fatto. Marcello Arminio, primo cittadino di Bisaccia, ha protestato sulle modalità di accoglienza dei migranti in Irpinia. E lo ha fatto a muso duro, manifestando le sue lagnanze al prefetto Carlo Sessa.
"E' inutile che ci mandano quassù altri profughi- tuona Arminio-. Qui non c'è nulla, non c'è speranza. Meglio mandarli altrove, dove c'è il mare e dove ci sono maggiori possibilità di inserimento per questi ragazzi. Qui vagano come disperati tra i disperati".
E' un affondo netto e realistico quello del sindaco Arminio.
Lo sdegno di Arminio è lo stesso che serpeggia tra i suoi colleghi di Venticano, Monteforte, Ospedaletto, Forino, Mercogliano, paesi da un anno alle prese con l'emergenza mai dichiarata dell'accoglienza dei profughi sul territorio. "E' sbagliata questa politica- incalza Arminio-. I migranti vanno distribuiti equamente in tutti i paese. Non è giusto che solamente pochi centri debbano accollarsi l'accoglienza e quelli maggiori niente. E non è giusto come vivono questi ragazzi, abbandonati a loro stessi".
Sulla stessa lunghezza d'onda di Arminio si colloca il segretario provinciale della Cgil, Enzo Petruzziello, che da settimane va sostenendo l'ipotesi di requisire strutture pubbliche da destinare all'ospitalità degli immigrati che continuano ad arrivare in Irpinia. Un'ipotesi proposta pure al prefetto di Avellino ma allo stato congelata.