Dopo lo shock della mancata iscrizione alla Serie C, il GSA ha condotto un gran campionato grazie ai numerosi giovani presenti in squadra.
Non era facile. Dopo uno shock del genere non lo era per nessuno. Quando vinci un campionato, aspetti di giocare in una categoria superiore e ti ritrovi costretto a tornare indietro è bruttissimo. Il campo non conta più. Gli sforzi che hai fatto non sono serviti a nulla. Ci sono logiche più complesse che hanno deciso le tue sorti. È quello che è accaduto al GSA Ariano. Vittoria del campionato di Serie D regionale nella scorsa stagione, promozione sul campo. Poi, però, le finanze societarie non hanno permesso di sognare in grande. Problemi economici, legati soprattutto all’assenza di sponsorizzazioni, che quindi hanno negato introiti alle casse del GSA. Forse la crisi. Forse un’assenza di sensibilizzazione del prodotto GSA e/o del prodotto volley, un po’ come nel resto della nazione penalizzato in favore del calcio. Forse entrambe le cose. Sta di fatto che il GSA non si è potuto iscrivere al tanto atteso campionato di Serie C ed è stato costretto a tornare a giocare la D.
Ma stavolta sembrava dovesse andare diversamente. Molti hanno lasciato, non volendo accettare la realtà. Così solo Antonio Roviello, Antonio La Luna ed il capitano Agostino Santuoro sono rimasti a rappresentare la vecchia guardia. Il tecnico Giulio Filomena ha così deciso di puntare sulle giovanili. Le nuove leve. Mossa a rischio, perché affidarsi ai giovani può spesso concedersi all’alibi dell’inesperienza in caso di campionato deludente. Ed invece i ragazzi sono stati ottimamente motivati da Filomena, che da loro ha tratto il meglio, grazie anche alla sapiente guida dei tre “senatori”. Così oggi parliamo di un altro gran campionato. Non è la marcia trionfale della passata stagione, ma siamo di fronte ad una salvezza raggiunta con largo anticipo. L’obiettivo era questo dopo le vicende di cui sopra. Il GSA l’ha raggiunto molto prima del previsto e con grande merito. Sesti in classifica e col rimpianto di aver perso qualche punto di troppo per strada, altrimenti oggi si poteva anche provare ad insidiare l’Azzurra Volley, terza, per arrivare ai play off. Punti persi come, ad esempio, quelli della gara di andata contro il San Giorgio del Sannio, prossima avversaria domani al Palazzetto dello Sport di Ariano alle ore 17.30. Terzultima di campionato prima della trasferta di S.Agnello contro la squadra capolista insieme al Vitulano e dell’ultima gara interna contro l’Arzano.
Il S. Giorgio cerca punti salvezza, ma il GSA vuole prendersi la rivincita per i punti buttati all’andata. È un po’ quello che ci dice il capitano Agostino Santuoro. Il capitano afferma: “L’obiettivo è stato raggiunto. Ora dobbiamo solo pensare a divertirci e a giocare senza pressioni. Non ci era stato chiesto di più. Senza il peso di un obiettivo da raggiungere possiamo chiudere alla grande. In questa stagione c’è grande soddisfazione. I ragazzi della squadra hanno fatto esperienza in un campionato non semplice ed in una situazione difficile come la nostra alla vigilia. Se si può puntare da subito alla C non lo so. Forse ora è meglio restare con i piedi per terra, ma di sicuro ci sono le basi per fare grandi campionati in futuro. Non giocare la C dopo aver vinto il campionato l’anno scorso non è stato bello. Non lo è stato per me e credo che non lo sia stato per nessuno. Quando ottieni un risultato non vorresti mai che ti venga tolto. Purtroppo è successo e pazienza. C’è comunque la soddisfazione per come sia andata quest’anno. Alla fine il nostro è un divertimento ed è giusto che sia vissuto così. Poi non è detto che non si ripresenti l’occasione tra qualche tempo”.
Si chiude qui il flash sul volley arianese. Una squadra che ha saputo rialzarsi dopo una brutta caduta non determinata dal campo. Merito di tutti. La popolazione deve premiarli. Domani tutti al Palazzetto a festeggiare la salvezza.