La scultura dell'artista irpino a Pietralcina
L’attimo di luce è il riverbero più recente e visibile del percorso creativo di Egidio Iovanna, che nei riflessi e nei chiaroscuri, nel gioco sapiente degli spazi e dei vuoti, dà forma e sostanza a una produzione artistica di segno personalissimo e ormai matura, pienaamente accreditata nel panorama della scultura italiana contemporanea.
La cifra stilistica di Iovanna, fin dal suo esordio, si rivela in un’originale e proficua contaminazione tra padronanza tecnica e tensione spirituale: il dàimon dell’artista autentico unito a una tekne solidissima, che nasce e si sostanzia dalla fusione di due illustri ed antiche tradizioni dell’artigianato e dell’operosità italiana - il marmo di Carrara e la pietra di Fontanarosa - espressioni di limpidezza e solidità senza pari. E sono proprio la luce e gli spazi, unitamente al vento e alla materia primigenia – la pietra, colta nella sua essenza vitale – gli archetipi plasticamente elaborati della sua dinamica forza creatrice.
La tradizione, le radici, i valori profondi, la coscienza e l’arte del fare: tutto ciò anima l’opera di Egidio Iovanna, che sul retaggio di un rigore estetico antico opera un felice innesto di sperimentazione e di ricerca del nuovo.
Un percorso creativo, quello dell’artista irpino, che si snoda lungo i sentieri della spiritualità e della natura: Il Portale della Pace (Martano, 1996), Il sacrato (Teulada, per la Chiesa di San Francesco), La Fede (Orsara, 2000, in occasione del Giubileo), Il Vento (Vetralia, 2000), La Fontana del Diritto (Taormina, 2003) ci trasmettono inequivocabilmente il segno di una dimensione artistica ed etica di rara coerenza.
In questo work in progress dello scultore di L’attimo di luce, che plasma la forma secondo precise direttrici di umanità e di fede, l’incontro con Pietrelcina risulta del tutto congeniale. Qui, nel silenzio e nel nitore di un microcosmo antico e accogliente, vivificato dalla testimonianza e dalla memoria di un prodigio di fede, Iovanna dà vita ad un’opera di apparente semplicità – fedele ai suoi motivi ispiratori di sempre – ma in realtà elaborata secondo moduli espressivi estremamente avanzati, con il supporto (discreto quanto decisivo) di un opus tecnologico che ci consente di riappropriarci, a livello sensoriale e visivo, della forza del vento, dei frammenti di luce, del fluido vitale dell’acqua. E nel paese del miracolo un altro piccolo e moderno prodigio si compie: l’acqua, ogni tre anni, sgorga limpida e spontanea dalla fontana creata da Egidio Iovanna, segno tangibile del progresso dell’uomo e umile allegoria del miracolo di fede operato da Mosè nel Mar Rosso.
A Pietrelcina, dove il sacro ha un sapore ancestrale e profondo, semplice e forte ad un tempo, L’attimo di luce è una porta che si apre verso l’infinito ed il cielo, icona e memento del sentiero che conduce al divino: stretto e tortuoso, ma sempre aperto a chi riesce a vivere ed a sentire la dimensione della speranza e dell’arte più pura.
Articolo pubblicato sul numero Febbraio/Marzo 2015 del periodico XD Magazine.