Questa è l’epoca in cui sono troppi i giovani che lasciano il proprio paese alla ricerca di opportunità altrove. Ma c’è anche chi sceglie di tornare. Stefano Orlando, maestro barbiere con grande esperienza, è uno di loro. Dopo oltre un decennio trascorso nelle migliori barberie italiane, ha deciso di rientrare ad Ariano Irpino, riportando con sé il bagaglio di conoscenze e tecniche acquisite tra Firenze e l’estero. Il suo ritorno non è stato solo un ritorno geografico, ma un incontro con chi, come lui, vede nella barberia un’arte da preservare e valorizzare. È così che ha trovato in Davide Guardabascio, titolare del salone Pelo e Contropelo, un compagno di viaggio con la stessa passione e visione della professione.
Siamo abituati a pensare ai piccoli centri come luoghi da cui si parte per cercare fortuna altrove. Ma la storia di Stefano Orlando dimostra che esiste anche un altro percorso: quello del ritorno consapevole. Nato ad Ariano Irpino, si avvicina alla barberia a soli 14 anni, quando la scuola sembra non essere la sua strada. Il mestiere di barbiere diventa presto una vocazione, spingendolo a perfezionarsi. Il trasferimento a Firenze rappresenta per lui una svolta: entra a far parte del Blues Barber, una delle barberie più prestigiose d’Italia, e continua la sua formazione con corsi in Italia e all’estero, fino a diventare Maestro Barbiere presso Proraso.
Eppure, nonostante il successo e le opportunità in una grande città, Stefano sente il richiamo delle sue radici. Decide così di tornare ad Ariano Irpino, non solo per una scelta personale, ma con l’idea di portare nella sua terra natale tutto ciò che ha imparato in anni di esperienza.
Il destino porta Stefano Orlando a incontrare Davide Guardabascio, titolare del salone Pelo e Contropelo. Davide, come Stefano, vede nella barberia non solo un mestiere, ma una vera e propria arte, fatta di tecnica, passione e continua ricerca della perfezione. Il loro incontro è stato naturale: due percorsi diversi, due storie uniche, ma un’unica visione.
Nel salone Pelo e Contropelo, la tradizione della barberia incontra l’innovazione, grazie alla fusione di esperienze e competenze. Non si tratta solo di tagliare capelli o regolare barbe, ma di creare un’esperienza, di ridare valore a un mestiere che affonda le sue radici nella storia italiana.
La figura del barbiere ha infatti una storia antica. Nell’Antica Roma, il tonsor non era solo un artigiano, ma un punto di riferimento per la società. Nei secoli successivi, il barbiere era anche chirurgo e medico, custode di un sapere che andava oltre la semplice cura della persona. Con il tempo, la barberia è diventata un luogo di incontro, di socialità, di scambio culturale.
Oggi, nell’epoca della velocità e della superficialità, la barberia tradizionale sta vivendo una rinascita. Sempre più uomini riscoprono il piacere di un taglio curato, di una rasatura eseguita con maestria, di un momento dedicato alla propria immagine. Stefano e Davide incarnano perfettamente questa visione: due barbieri, due maestri, un’unica missione.
E così, il ritorno di Stefano Orlando ad Ariano Irpino, non è solo la storia di un uomo che torna a casa, ma un segnale forte: il talento può svilupparsi anche nei luoghi da cui si è partiti. Insieme a Davide Guardabascio, Stefano dimostra che la barberia non è solo un mestiere, ma un’arte, una tradizione da preservare e innovare.