Larghe intese contro Zecchino. Perché sì e perché no

di , Lunedì, 24 Marzo 2014

Riproposta a livello locale la formula delle larghe intese. Mossa che scatena il dibattito

Ci siamo. Ormai è ufficiale. Tutti insieme. Contro un comune avversario. PD, UDC, NCD, i Popolari di Caso, la lista civica di Peluso, la lista civica di Santosuosso e PSI. Senza escludere un probabile ingresso anche di Scelta Civica di Pratola, Leone e Cirillo.

Larghe intese. Anche Ariano si uniforma al modello di coalizione tanto caro a Monti e Renzi in ambito nazionale. Ma prima di analizzare bene la questione ricostruiamo la vicenda brevemente.

Dopo una lunga trattativa FI dell’ex sindaco ed ora vicecoordinatore del partito Gambacorta, l’UDC di Bongo, i Popolari di Caso e NCD di Cusano, non sono riusciti a trovare un accordo. Discontinuità. Con questa motivazione si è deciso di proseguire il percorso di ricerca di alleanze e di nomi per la poltrona di primo cittadino senza l’ex sindaco e senza Forza Italia.

A questo punto si sono susseguite le voci più assurde fino alla decisione finale. Il PD, anch’esso coinvolto nelle voci più disparate (si parlava anche di un’alleanza con Zecchino), ha finito con l’essere l’interlocutore principale della “Santa Alleanza”. Da qui la decisione: contrapporsi alla vecchia politica zecchiniana e a Forza Italia con una coalizione di larghe intese.

Esperimento al quale Ariano è nuovo, almeno in campagna elettorale. Ma adesso viene l’analisi. Quanto c’è di buono e quanto di sbagliato? La risposta è affidata a due opinioni.

Perché no (il parere di Mario Grasso, autore dell’articolo).

- Il discorso è molto semplice. L’accordo si dice sia stato preso nell’interesse esclusivo del paese, in contrapposizione alla gestione Mainiero, per la ripresa della città. Le belle parole, come sempre in campagna elettorale, non mancano. Ma nel concreto non vedo la prospettiva. Come si può pensare di dare una discontinuità con un’alleanza guidata da esponenti che navigano da tempo in politica ad Ariano. Cusano, Bongo, Caso e se si dovessero aggiungere anche Pratola e Leone. E Peluso, che nella scorsa consiliatura non si è fatto mancare nulla, opposizione in avvio, maggioranza poi. Non c’erano loro con Mainiero? Non sono forse anche loro responsabili del fallimento? Come si può pretendere che l’elettorato veda in loro il nuovo? Se la probabilissima alleanza tra zecchiniani e Forza Italia rappresenta il vecchio, di certo questa “Santa Alleanza” non scuote le coscienze. Sembra più una copia della continuità della vecchia amministrazione, già rappresentata dallo schieramento zecchiniano. Ed il popolo tra la copia e l’originale, sceglie sempre quest’ultimo.

- E vogliamo parlare della formula? Le larghe intese con il PD. Il candidato dovrebbe essere una sorta di Renzi dei poveri? Mi chiedo anche quale prospettiva possa avere il PD arianese. Un partito alla ricerca di una credibilità che con questa mossa si sta definitivamente perdendo. Non mi stupirei se gran parte dell’elettorato di centrosinistra preferisse opporsi a Zecchino e Gambacorta scegliendo La Vita o magari i grillini per protesta. Voti persi, ancora una volta, per un partito che ad Ariano spesso ha preso sberle (si veda solo come esempio storico il risultato delle regionali del 2010).

- Per non dire della scelta del candidato sindaco. Si è detto che non ci saranno personalismi nell’interesse del paese. Mi viene difficile pensare che tutti questi personaggi siano capaci di mettere da parte i loro interessi e scegliere per il bene comune. Tutti vorranno dire la loro. Tutti cercheranno di trarre un vantaggio dalla scelta finale. E il PD vorrà restare a guardare accettando passivamente che la scelta del candidato sindaco la facciano gli altri? Da questo PD mi aspetto di tutto, ma la loro credibilità sarebbe ulteriormente compromessa. Si facciano sentire almeno sulla scelta del candidato.

Perché sì (il parere di Raffaele Grasso). C’è però chi la pensa diversamente. Differente è infatti il parere espresso da un opinionista molto attivo sui social network sui temi della politica locale, che spesso si è misurato con esponenti politici del Tricolle. L’opinionista in questione è il presidente dell’Associazione Buena Onda, Raffaele Grasso.

- La coalizione appena formata non c'è dubbio che possa essere descritta come una "sorpresa" del panorama politico locale. Forze diverse, prima lontane, ora si avvicinano per raggiungere un fine comune. Amministrare Ariano insieme, cambiando il modo di fare politica delle ultime amministrazioni. Infatti, sicuramente, tra gli aspetti che possiamo annoverare, c'è l'assenza di decisioni calate dall'alto, né dal Gran Mogól locale, né da segreterie di partito provinciali e/o regionali (es. come accaduto con il segretario del PD provinciale di De Blasio, che più volte ha invocato l'alleanza del PD arianese con gli zecchiniani, in virtù di alleanze strette in passato in alcuni comuni e in alcuni enti, tra i quali quello dell'Alto Calore). Questa coalizione dimostra che le decisioni sono prese direttamente dagli esponenti politici del territorio e delle liste civiche. Si parte dal basso, si parte da Ariano.

- Un altro aspetto, in queste "larghe intese" è che non può esserci spazio a personalismi. L'alleanza per funzionare deve per forza procedere su i binari del "fare", dei progetti e dei programmi da attuare per far ripartire il Comune. Questi sono gli obiettivi di coloro che hanno sottoscritto lo squadrone: giocare insieme e costruire un gioco concreto ed efficace per portare successi in città. L'avallare il perseguimento degli interessi dei soli singoli, comporterebbe lo sfascio della coalizione e l'elettore non so se riuscirebbe ad ingoiare più il rospo del vedersi così tanti esponenti diversi sotto lo stesso tetto. Si parta immediatamente con la tattica di gioco: i programmi, le proposte e le idee. Indubbiamente con questa scelta si punta direttamente a vincere al primo turno, quindi cercando il più ampio consenso possibile, per evitare, quindi, un secondo turno fatto di inciuci e accordi con forze minori in grado di ricattare la tenuta del governo. Per questo si punta anche a raccogliere più rappresentanze politiche possibili in grado di contribuire a tale scopo. Sono sicuro, infatti, che Ariano in Movimento, di fronte al bivio nel quale si trova, non sceglierà la via per Loreto, ma imboccherà immediatamente l'autostrada, per poter contribuire sin da subito nel costruire qualcosa di grande. Chiarezza d'intenti sin da subito.

- L'ultima considerazione riguarda FI. Gambacorta finora ha più volta chiesto a NCD, Popolari e Liberali (ex-popolari) e UDC di costruire le larghe intese con i Popolari di Zecchino per combattere la "crisi" e "l' emergenza" che attanaglierebbe Ariano. Ora le larghe intese ci sono, Gambacorta dovrebbe quindi portare FI dove finora ha richiesto. Non credo, inoltre, che i forzisti locali vedano di buon occhio Zecchino, visto che con l'ultima amministrazione sono stati esclusi dal governo cittadino. Quante macchine targate FI (che non sta per Firenze) si accingeranno al bivio? Forza Italia dove andrà? Adesso il gioco si fa duro e finalmente si entra nel vivo. Io sono pronto a godermi gli sviluppi con occhialini 3D e popcorn.

L’alleanza è fatta. Le opinioni discordanti tra loro non mancano. La parola ai cittadini. Meditate gente. Meditate.


 



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