L’ARBITRATO - Avv. Guerino Gazzella

di , Giovedì, 04 Maggio 2023

L’ARBITRATO.

L’arbitrato costituisce un mezzo alternativo di risoluzione delle controversie, è disciplinato
dagli artt. 806-838 quinquies c.c. ed è considerato come un valido strumento di
valorizzazione dell’autonomia delle parti di un rapporto giuridico. L’ arbitrato configura
una deroga al principio di riserva statale di giurisdizione, basata sulla scelta concordata tra
le parti di deferire a soggetti privati la decisione di controversie insorte o future, mediante
l’emissione di un lodo arbitrale.
Ovviamente, bisogna specificare quali controversie possono essere deferite ad arbitri e l’art.
806 c.p.c esclude quelle che hanno ad oggetto diritti indisponibili nonché quelle che per
previsione espressa di legge sono devolute al giudice ordinario perché vietate, in modo
esplicito, alla cognizione degli arbitri. Dunque, le controversie arbitrali sono quelle che
hanno ad oggetto diritti disponibili, cioè quei diritti di cui il titolare può disporre mediante
atti di trasferimento o rinuncia, sia in via sostanziale, sia in via processuale.
Gli arbitri si pronunciano attraverso l’emanazione di un cd. lodo arbitrale, il quale contiene
la soluzione del caso di specie ritenuta più giusta ed appropriata; questa decisione verrà
redatta per iscritto e pronunciata nel termine indicato dalle parti o in mancanza in quello
determinato ex lege.
La procedura di Arbitrato consente di alleggerire il carico giudiziario, che può essere gestito
a una Camera Arbitrale istituita presso le Camere di Commercio ovvero Enti deputati a
gestire la risoluzione delle controversie, come CNMA.
Si può affermare che i vantaggi dell’arbitrato sono i seguenti:
1. rapidità (la durata del procedimento di arbitrato è di 120/180 giorni);
2. semplicità delle regole che lo caratterizzano (le parti possono scegliere la disciplina
applicabile al merito del procedimento; la sede dell’arbitrato e la lingua in cui dovrà
svolgersi il procedimento
3. riservatezza della procedura (importante per proteggere il know how aziendale e la
reputazione delle aziende in esso coinvolte, soprattutto nei casi di Arbitrato
Societario);
4. economicità dei costi (predeterminati dal tariffario di cui al seguente link).
5. opportunità fiscali per chi ricorre alla procedura (per l'arbitrato è riconosciuto a
ciascuna parte un credito di imposta fino a 250 euro).
A cura dell’Avv. Guerino Gazzella
Ariano Irpino, lì 04.05.2023