Ha avuto un ottimo riscontro di pubblico il convegno promosso e organizzato dall’Anpas di Scampitella, presieduta da Giovanni Ragazzo, su ’La diversità è una ricchezza’, al Castello Normanno di Ariano Irpino. La stretta attualità di un fenomeno che sta interessando da oltre un anno anche la nostra provincia è assai sentito. Non a caso allora i volontari dell’Anpas si sono adoperati in sinergia con altre associazioni presenti e operanti sul territorio come quella degli Amici del Camerun di Joseph Ayina e Panacea a dare una mano concreta ai profughi in prevalenza africani ospitati in alcune strutture ricettive irpine. Da qui allora la necessità di organizzare un tavolo con autorevoli relatori per fare il punto della questione che in fondo tocca tutti da vicino. Moderato dalla giornalista Barbara Ciarcia il convegno introdotto dai saluti dell’assessore comunale Dino D’Amato e dalle slide illustrate da Antonella Mugione, responsabile amministrativo del progetto ’Gettiamo le reti’, si è sviluppato intorno al tema centrale quello della diversità, nell’accezione positiva del termine, che va considerata come una ricchezza, una risorsa e non certo una minaccia. Durante la discussione, articolata e interessata, si sono alternati gli interventi di Mario Melchionna, segretario generale della Cisl irpina, del parlamentare Marco Pugliese, del consigliere regionale Sergio Nappi, e ancora del console onorario dell’Honduras Lucìa Memoli, del presidente della fondazione Rachelina Ambrosini, l’avvocato Tommaso Maria Ferri, del questore di Avellino, Sergio Bracco. Le conclusioni sono state affidate al prefetto, Umberto Guidato, che ha molto elogiato l’iniziativa e lo slancio straordinario di umanità e solidarietà dell’Irpinia dinanzi alla prima sorprendente ondata di profughi africani e pachistani arrivata pure nelle nostre terre. "L’integrazione- ha infatti dichiarato il prefetto Guidato- qui in Irpinia è perfettamente riuscita. Per fortuna, grazie all’opera dei volontari, gli extracomunitari non hanno mai subìto episodi di intolleranza o razzismo, al contrario. Questa è terra che ha conosciuto l’emigrazione a suo tempo e di conseguenza sa cosa vuol dire sfuggire alla miseria e progettare un futuro migliore e diverso in una terra lontana. E poi qui i migranti non sono solo ospiti ma sono diventati già parte attiva e integrante del tessuto sociale". Resta però aperta la discussione sulla imminente scadenza del programma ministeriale relativo all’emergenza Nord-Africa. A fine anno infatti termineranno i finanziamenti statali per mantenere i profughi negli alberghi e da allora ciascuno dovrà provvedere a trovare soluzioni alternative. E’ quasi certo che tutti gli extracomunitari otterranno un permesso sussidiario di protezione umanitaria alfine di scongiurare la clandestinità che sempre più spesso fa rima con criminalità. E su questo punto si è soffermato in maniera dettagliata e appropriata il questore Bracco che solo due giorni fa ha ricevuto i complimenti del Capo della Polizia, Antonio Manganelli, per l’efficienza e l’umanità del personale dell’ufficio Immigrazione oltre che per gli eccellenti risultati conseguiti sul fronte della lotta serrata alla delinquenza e allo spaccio di droga.