Se è vero che il cinema è una potente macchina dei sogni, e che i giovani sono la speranza del futuro, l’Irpinia ha carte vincenti da giocare. Lo dimostra “Krineide”, l’ultima produzione cinematografica di Irpiniattiva, da sempre impegnata nella promozione di iniziative filantropiche, sociali e culturali. «L’associazione – ha spiegato Carmine Caracciolo, presidente di Irpiniattiva - ha sempre coltivato una grande vocazione alla comunicazione di massa attorno a temi delicati e sensibili, come in questo caso il ruolo della donna in una società arida ipotetica. L’obiettivo era valorizzare le risorse locali e i giovani facendoli affiancare da altre eccellenze più note al grande pubblico».
Un forte tema, quello del “disagio femminile nelle aree interne”, è alla base di Krineide, questo il titolo del cortometraggio della durata di 20 minuti, a metà tra il drammatico e il fantastico, diretto da Roberto Flammia, giovane regista con alle spalle un curriculum già molto interessante. Un progetto ambizioso che mira a popolare i circuiti nazionali e internazionali dei festival e che ha coinvolto ragazzi del posto e non solo. Attori di spessore, e professionisti del mondo del cinema hanno dato il loro contributo. Rilevanti le interpretazioni della bellissima Roberta Astuti, di Marco Cacciapuoti e di Lucio Allocca, inserite in location irpine impreziosite, in post produzione, da effetti speciali futuristici.
Ma che cosa è Krineide?
Ambientata in un futuro distopico, Krineide è la storia della ribellione di una donna a un regime di omologazione e di sorveglianza che ha imposto all’intera società regole severe, tenute sotto controllo da paramilitari. Manipolare il genoma femminile per affermare lo stereotipo della bellezza perfetta, quello della donna alta, bionda e con occhi chiari, è l’obiettivo dei gerarchi del sistema. A questi andrà contro la volontà di Joel (Roberta Astuti), nata con indole e caratteristiche fisiche diverse, tenute nascoste attraverso vari espedienti, quali l’uso di una parrucca bionda, sotto la copertura e l’amore del padre, il generale Ortis (Lucio Allocca) che decide così di trasgredire le regole. Alla morte del genitore, Joel, che nel frattempo si innamora del capitano Werther (Marco Cacciapuoti), deciderà di fuggire per inseguire ancora il suo sogno di libertà.
Girate tra Bisaccia, Senerchia e Montefredane, le scene sono state affidate alla regia di Roberto Flammia, giovanissimo e talentuoso gesualdino che a soli 24 anni vanta già un docu-film (“Intrighi. Nei castelli del Principe”), diversi cortometraggi, videoclip, spot (si ricorda quello di denuncia “Delitto Irisbus”) e progetti di direzione e scrittura, tra cui “In cammino con Padre Pio” con Gabriele Greco.
«Artisticamente non mi ero mai cimentato su questo genere molto fantascientifico, orwelliano – ha commentato il regista - Per me è stato un test. Ho diretto attori professionisti, come Lucio Allocca. Vederlo recitare è stata pura emozione. D’ora in poi sarò ancora più sicuro».
«A livello tecnico è stata un’esperienza straordinaria dal momento che forte era la responsabilità di gestire 40 persone sul set. Un’esperienza facilitata dall’eccellenza delle attrezzature» ha continuato Roberto, riferendosi all’importante partnership con Canon Eos che ha fornito il materiale necessario (videocamere, obiettivi e altro), volendo premiare un progetto giovane e ambizioso.
Elemento che carica di pathos e significato il progetto, la colonna sonora di Krineide è stata composta da Luca Morelli, eclanese ormai residente a Carpi, fondatore di “Artigianato musicale”, una società di produzione musicale che ha sede a Milano e che produce musiche per il cinema, la tv e il web, oltre a jingles per le aziende più famose. Di Mirabella Eclano è pure la cantante che ha interpretato la canzone. Si chiama Martina Lo Visco, ha 18 anni e un futuro da promettente star. Nel 2013 si era già distinta a The Voice, ma Krineide è stata un’ulteriore occasione di contatti lavorativi: «Dopo il talent su Rai2, in prima serata, mi hanno proposto di incidere questa colonna sonora - racconta Martina - E’ stata una nuova esperienza, che mi ha fatto crescere, mi ha formato e mi ha pubblicizzato ancora di più. Con il compositore di questa canzone è nato un rapporto lavorativo abbastanza importante. Di fatti stiamo lavorando a un progetto».
Come trasformare gli ambienti in scene di un futuro di matrice orwelliana, stile Grande Fratello? Ci ha pensato Elodia Bianco, scelta come scenografa per il corto. Una partecipazione da cui è nata poi la sua tesi di laurea, dal titolo “Krineide. Distopia nella Terra di mezzo”, discussa all’Accademia di Belle Arti di Napoli. «Nella mia tesi ho raccontato il perché delle trasformazioni fatte - ha spiegato Elodia - Il corto è ambientato in un futuro prossimo, in una realtà distopica, per cui era difficile pensare agli ambienti, considerando che bisognava ottenere la massima resa con il minimo budget». Bisaccia, con le architetture curve contemporanee di Aldo Loris Rossi, è stata la location perfetta. «Lo studio del capitano Werther è quello che ha dato più problemi – continua la scenografa-. Ho modificato un po’ la sceneggiatura eliminando la scrivania, che era prevista, e riuscendo così a conferire all’ambiente l’aspetto più asettico possibile. Al centro della stanza di forma circolare solo un cubo, elemento concettuale che appare in altre situazioni». «Tutto sembra alla fine uscire fuori dal cerchio – spiega - come a rappresentare l’unica salvezza per la protagonista che, nella scena finale, si immerge nella natura, a Senerchia».
PRODUZIONE Associazione Promozione Sociale Irpiniattiva PRODUTTORE Carmine Caracciolo DIRETTORE DI PRODUZIONE Diego D’Ambrosio DIREZIONE DELLA FOTOGRAFIA Ugo Lo Pinto MONTAGGIO Rosario Gallone MUSICHE Luca Morelli SCENEGGIATURA Alfredo Mazzara SCENOGRAFIA Elodia Bianco SUONO Carlo Licenziato TRUCCO Giusy Campolungo ACCONCIATURE Liliana Rosetta AIUTO REGIA Marco Della Monica ASSISTENTE ALLA REGIA Silvia Caracciolo EFFETTI SPECIALI Mauro Albanese
Su sito http://krineide.com/ troverete altre info sul progetto e sul cast.
Articolo pubblicato sul numero Dicembre/Gennaio 2015 del periodico XD Magazine