da Irpiniacom riceviamo e pubblichiamo:
“Lo scopo dell’iniziativa - si legge in una nota del Consorzio di commercianti ed artigiani Irpianicom di Ariano Irpino - è quello di mettere in luce la completa irregolarità delle modalità con le quali l’Alto Calore Servizi S.p.a procede all’interruzione dell’erogazione dell’acqua, in maniera totalmente contraria a quelle che sono le prescrizioni di legge vigenti in materia. Tale situazione, oltre a determinare un evidente disservizio alla cittadinanza ed alle attività commerciali , è fonte di gravi disagi sia per i privati cittadini, che per i titolari di attività stesse”.
“L’azione sinergica di più forze imprenditoriali della città riunite in Cooperativa - si legge ancora - nella costituzione in mora, rappresenta l’interesse di ciascuna delle parti in causa per una problematica che riguarda l’intera popolazione, sulla quale si è richiede un indennizzo straordinario per le piccole e medie imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dell'artigianato che in questi giorni non riescono ad aprire il pomeriggio a causa della mancanza dellìacqua, lo slittamento del pagamento delle bollette del mese di febbraio 2017. Centinaia di imprese della nostra città sono letteralmente impossibilitate ad aprire – dice Nicola Grasso - e questa situazione è destinata a durare ancora per giorni. Questa situazione si ripercuote non solo sui fatturati delle aziende, ma anche sulla possibilità di pagare tasse, imposte, stipendi e contributi. Chiediamo con decisione che le piccole imprese abbiano diritto ad un indennizzo straordinario per i mancati introiti”.
“Il comportamento - conclude la nota - tenuto dall’Alto Calore Servizi S.p.A, è in completa discrasia con i fondamenti contenuti nella Carta del Servizio Idrico Integrato, secondo cui: la prestazione deve essere garantita, tra l’altro, nel rispetto dei principi di continuità, efficacia ed efficienza; l’Alto Calore Servizi S.p.A deve impegnarsi ad attivare un’attività di emergenza sostitutiva alla distribuzione idrica quando i tempi di interruzione del servizio si dovessero stimare superiori alle 10 ore; nel caso di interventi programmati, il Gestore si deve impegnare ad informare la popolazione interessata con un anticipo minimo, rispetto alla sospensione, di tre giorni attraverso almeno uno dei seguenti mezzi informativi di massa: stampa locale, emittente televisiva e stazione radio locale, avviso pubblico, sito internet, posta. Finora la Società ha illegittimamente interrotto l’erogazione del servizio senza preventivamente avvisare la popolazione arianese di tale volontà, né tantomeno rendendola edotta circa quelli che sarebbero stati i tempi di ripristino del servizio stesso. Pertanto con la nostra azione invitiamo l’Alto Calore Servizi S.p.a. a dare puntuale esecuzione a quelli che sono gli obblighi su di esso gravanti”.