In alcune Regioni italiane la percentuale territoriale stabilita dall’Agenda Digitale Ue è stata raggiunta solo sulla carta, con l’assegnazione degli ultimi fondi in zona cesarini, ma tra queste non figura la Campania, dove, nonostante le numerose difficoltà passate, la giunta regionale si è mossa rapidamente, anticipando addirittura l’attuazione del Piano strategico nazionale per la banda ultralarga.
Il piano prevede la copertura dell’intero territorio di ogni regione italiana ed europea del 100% di connessione a 30 Mbps e l’85% a 100 Mbps. Quindi il nuovo obiettivo punta alla banda ultralarga, entro il 2020. La Campania punta a raggiungere i propri obiettivi prima: entro la fine del 2015 dovrebbe essere raggiunto già il 67% a livello totale.
Un risultato raggiunto grazie alla cablatura che è già stata iniziata da Telecom, e che prevede un investimento complessivo di ben 176 milioni di euro, dei quali 118 milioni sono di origine pubblica e i restanti 58 milioni di euro rimangono a carico di Telecom Italia stessa. Secondo quanto prevede il Piano nazionale sull’agenda digitale, in questo modo si superano le resistenze degli operatori sulle zone definite a “fallimento di mercato” in quanto poco appetibili.
Telecom avrà poi la manutenzione e la gestione dell’intera nuova linea cablata, potendola affittare agli atri provider, un progetto che al momento vede tagliati fuori quelli come Tiscali adsl premium, o Infostrada, almeno fino ad un auspicabile adeguamento verso l’offerta in fibra. In ogni caso non si profilerà una posizione di monopolio, ma ai cittadini verrà garantita comunque la competitività e la concorrenza tra i vari operatori, così da usufruire dei migliori servizi ai prezzi meno costosi (o almeno questo sarebbe l’obiettivo).
In più il presidente Caldoro durante un’intervista ha voluto specificare che “Grazie alla rete in fibra ottica di nuova generazione si favorisce la nascita di servizi innovativi nel pubblico (sanità, scuole e pubblica amministrazione) e nel privato, migliorando i processi di produzione scientifica e d’innovazione. Inoltre tutte le sedi della pubblica amministrazione, così come i presidi sanitari pubblici ed i plessi scolastici presenti nei comuni oggetto dell’intervento, saranno collegati alla rete fino a 100Mb/s”.
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