Erano deceduti da tempo, ma c’era chi intascava la pensione al posto loro. La Guardia di Finanza di Ariano Irpino, ha scoperto quella che secondo le indagini è una mega truffa, per centinaia dei migliaia di euro, ai danni dell’Inps.
Le Fiamme gialle dopo aver effettuato pedinamenti e controlli incrociati sulle banche dati, hanno scoperto che l’Istituto nazionale di previdenza erogava pensioni a persone che in realtà erano passate a miglior vita (e che venivano ritirate dai parenti) mentre altri percepivano un assegno di accompagnamento o di invalidità civile senza averne nessun diritto. 86 in tutto i casi finiti all’attenzione degli investigatori.
Come, ad esempio, quello di una finta invalida (guarda video sotto)che sarebbe riuscita da sola a falsificare tutta la documentazione traendo in inganno prima le commissioni mediche e poi l’Inps. La signora, del tutto autosufficiente secondo gli accertamenti della Gdf, dovrà ora restituire il maltolto, 80mila euro. Per ciascuno degli indagati l’accusa è di truffa aggravata ai danni dello Stato.
Anche due ufficiali dell’anagrafe dell’hinterland sono stati segnalati alla Corte dei Conti perché si sarebbero “dimenticati” di comunicare il decesso di alcuni cittadini all’Inps di Avellino, o lo avrebbero fatto comunque in ritardo. L’ultima tranche dell’operazione Parentopoli si inserisce nell’attività di contrasto portata avanti da tempo dalla Guardia di finanza contro i falsi invalidi e le truffe alle prestazioni assistenziali e pensionistiche erogate dallo Stato nell’avellinese. Solo qualche mese fa erano stati scoperti 30 falsi poveri.
Le immagini realizzate dalla Gdf di Ariano nell'ambito dell'operazione Parentopoli che smachera la finta invalida