Inaugurata la nuova chiesa di Santa Barbara con le opere di Flavio Grasso

di , Domenica, 02 Dicembre 2012

Inaugurata la nuova chiesa di località Santa Barbara ad Ariano Irpino. Ieri pomeriggio, la celebrazione eucaristica di benedizione officiata dal ve scovo della diocesi Ariano Irpino- Lacedonia, Giovanni D’Alise. Un piccolo evento per la comunità di fedeli, soprattutto perché la chiesa, completamente ricostruita e rinnovata è stata impreziosita dalle opere del maestro ceramista e scultore arianese Flavio Grasso. Un gioco di marmi, legno e ceramica per gli arredi sacri, che ha catturato lo sguardo dei fedeli. Un mix innovativo di materiali e uno studio classico per la scelta della simbologia da utilizzare. “Mi sono ispirato ai quattro evangelisti. Ho studiato le normative Cei, che impongono alcune regole per la realizzazione degli arredi sacri e soprattutto dei materiali da utilizzare. Ad esempio, il tabernacolo deve essere in bagno d’oro, perché ospita il Corpo di Cristo, dunque è necessario un materiale prezioso. L’idea è stata quella di creare una linea comune con l’architettura”, le parole di Flavio Grasso.

Con la ceramica si può fare tutto

Il noto ceramista arianese ha in programma un altro lavoro di arte sacra da realizzare all’inizio del 2013; dopo la chiesa di Santa Barbara, anche un’altra parrocchia arianese potrà fregiarsi delle sue opere. Il progetto, in attesa di finanziamento dalla Cei, consiste nella realizzazione di una via crucis di ceramica, a fascia, lunga circa venti metri, da posizionare nella parte alta dell’edificio.

Crocefisso Chiesa

Da vero maestro di bottega, Flavio Grasso confessa di avere una grande passione per l’insegnamento di quest’arte ai giovani e dal suo laboratorio, nel centro storico di Ariano, parla delle caratteristiche dei suoi lavori e del mercato, attualmente fermo. “Mi definisco in parte ceramista e in parte scultore. Ho la manualità dell’artigiano e il gusto per la ricerca e la fantasia dell’artista. Mi piace confrontarmi con tecniche difficili. Adesso sto sperimentando una nuova ricerca artistica con il legno, sullo stile “arte povera”, lavoro con le crepe naturalmente prodotte dal legno. Il mercato della ceramica non è molto dinamico in questo periodo,un po’ per la crisi economica un po’ perché sta cambiando il gusto delle persone, orientandosi verso oggetti più moderni, su un’altra fascia di prodotto, trascurando la ceramica. Ma con la ceramica si può fare tutto”.



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