Completato questa mattina il trasferimento e la collocazione del “Lapidario” dell'antica Aequum Tuticum presso il Castello Normanno di Ariano Irpino all'interno della Villa comunale, ora si passerà alla fase di pulitura e restauro delle pietre e alla realizzazione delle didascalie esplicative per completare l'esposizione permanente. Circa 40 i reperti ai quali si sono aggiunte tre epigrafi mai catalogate, provenienti da San Donato.
L'operazione nasce grazie ad un accordo tra l'Assessorato alla Cultura del Comune di Ariano che ha sollecitato il trasferimento e la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento, Caserta, che ha ritenuto idonei gli spazi della verde Villa comunale per custodire ed esporre il Lapidarium.
I reperti, provenienti soprattutto dalla necropoli monumentale, sono stati posizionati in parte all'interno del Castello e in parte all'esterno, nei pressi dell'ingresso al Museo della Civiltà Normanna, dando vita ad un magnifico “giardino archeologico”. Si è trattato di un'operazione complessa data la mole ma allo stesso tempo la delicatezza dei reperti lapidei, che ha visto all'opera numerose persone tra operai ed esperti della Soprintendenza, tutti sotto le direttive del funzionario Ida Gennarelli, responsabile archeologa del territorio di Ariano e alla presenza dell'Assessore alla Cultura Manfredi D'Amato.
“Il materiale lapideo presso Sant'Eleuterio- spiega Ida Gennarelli- è sempre stato custodito con cura. Oltre agli stessi custodi della Soprintendenza abbiamo avuto anche un consegnatario che è Ettore Chianca, che ringrazio per la custodia durata più di 20 anni. Abbiamo ritenuto opportuno trasferire il Lapidario in questo momento poiché c'è stata una congiuntura. C'è stato l'Assessore D'Amato che ha spinto, la Soprintendenza, anche nella persona del Soprintendente Adele Campanelli che ha voluto farlo, la sottoscritta che operativamente e scientificamente si è messa a farlo e poi c'è stato questo impegno forte da parte dei Circoli Culturali “P.Ciccone”, soprattutto nella figura di Lello Guardabascio che veramente ha preso un carico enorme e poi devo ringraziare tutte le persone che fisicamente stanno lavorando.
La Soprintendenza sta operando con una sua equipe guidata da me, con il nostro tecnico Giuseppe Antonio Cipriano, il restauratore, Alfonso De Concilio, che opererà sul posto e quindi sarà anche una cosa bella per i cittadini poter assistere direttamente alla pulitura dei reperti, poi c'è la responsabile della didattica che ha sempre coadiuvato le attività del nostro Antiquarium, Paola Ricciardelli. Per la lettura delle importantissime epigrafi ci avvarremo della consulenza del prof. Giuseppe Camodeca, ordinario dell'Orientale, grande epigrafista e della archeologa Maria Nunzia De Paola del luogo, i quali riprenderanno gli studi iniziati 20 anni fa. Quindi il gruppo c'è, c'è sia l'aspetto operativo che quello scientifico”.
Ida Gennarelli ci tiene a sottolineare che questo trasferimento non significa l'abbandono del sito di Aequum Tuticum ma l'occasione per rendere meglio fruibile il Lapidario: “Tutto questo, al contrario, deve rappresentare una spinta per la Soprintendenza e per il Comune affinché si vada verso una valorizzazione di Aequum Tuticum. Quanti passeranno in Villa si chiederanno da dove provengono questi reperti e saranno curiosi di recarsi a Sant'Eleuterio. Al momento il sito attende ancora una risistemazione ma con il Comune e con la Comunità Montana dell'Ufita stiamo trovando una soluzione”.
Ai ringraziamenti della Gennarelli, l'Assessore Manfredi D'Amato aggiunge quelli per la ditta Lo Calzo e per la Cooperativa Irpinia Servizi Group che hanno mostrato grande disponibilità e soprattutto hanno consentito al Comune di effettuare il trasferimento del Lapidarium in tempi brevi, in sicurezza ed in economia. “Per quanto riguarda la didattica- aggiunge D'Amato- la Soprintendenza ha già dato la disponibilità per la formazione di giovani volontari che potranno occuparsi delle visite guidate e potranno illustrare i reperti ai visitatori e alle scolaresche, allo stesso modo daremo la possibilità agli operatori museali del Museo della Civiltà Normanna di aggiornarsi affinché possano offrire nel percorso di visita da loro curato, nozioni anche sul Lapidario. Siamo convinti che questo spostamento si rivelerà un buon momento di promozione anche per il sito di Aequum Tuticum”.
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