La Giunta Comunale di Ariano Irpino ha espresso il diniego alla realizzazione dell’impianto di trattamento aerobico delle frazione organica dei rifiuti.
I lotti richiesti dalla società “Abs Thecnology srl” per la costruzione e l’esercizio della struttura ricadono in un’area sottoposta a vincolo archeologico, in particolare “Vincolo Archeologico Tratturello Foggia-Camporeale”, apposto con decreto del Ministero dei Beni Culturali del 5 maggio 1996.
La proposta di realizzazione non è conforme alla previsioni localizzative del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani della Regione Campania approvato con delibera di giunta n. 685 del 6 dicembre 2016.
L’impianto, peraltro, è di importanti dimensioni: la superficie complessiva dei suoli richiesti è pari a 24.033 metri quadrati e, secondo le indicazioni del progetto, è tarato su una potenzialità di 60.000 (sessantamila) tonnellate all’anno, di gran lunga superiore alle esigenze territoriali, sia rispetto al quantitativo di frazione organica prodotta dal Comune di Ariano Irpino, pari a circa 1.800 tonnellate all’anno, sia a quella prodotta in provincia di Avellino, pari a 31.653,57 tonnellate all’anno (dato riferito al 2017 fornito dalla società “IrpiniAmbiente Spa”, risultando così di forte impatto sulle componenti ambientali e sugli aspetti socio-economici dell’intero territorio e in particolare dell’area Pip.
Le dimensioni dell’impianto di compostaggio sono tali da permettere di conferire quantitativi di frazione organica di rifiuti anche da altre province e da altre regioni. Ciò anche in considerazione dell’attivazione già definita di impianti di compostaggio in Irpinia. La Regione Campania, con delibera di Giunta n.123 del 7 marzo 2017, ha previsto infatti la costruzione di due impianti, a Chianche con una capacità di lavorazione di 24.000 tonnellate all’anno e a Teora da 12.000 tonnellate, per un investimento complessivo di 21.100.000,00 euro.