Il PSI e lo "zigzagare" del Partito Democratico

di , Lunedì, 19 Gennaio 2015

dalla Segreteria Provinciale di Avellino del Partito Socialista Italiano, riceviamo e pubblichiamo:

La Segreteria provinciale del PSI, riunita d’urgenza dal Segretario Marco Riccio, anche in relazione ai recenti ultimi avvenimenti, ha esaminato la situazione politica che, a volte in modo sommerso, altre volte in modo eclatante, configura un insopportabile zigzagare del Partito Democratico.

In esso, infatti, traspare la determinazione ad “usare” gli alleati per le circostanze, salvo poi, una volta raggiunto con l’aiuto degli altri il fine prefissato, non esitare un istante a fare altre, a volte improprie, alleanze per la conquista di ulteriore potere, anche a danno degli alleati e della collettività, come è successo negli Enti sovra comunali e come è successo  a  Solofra.

Il PSI ritiene che non basti la consistenza numerica a fare di una organizzazione politica un grande partito. Sono necessarie doti di ascolto, presenza attiva sul territorio, capacità di elaborazione e coinvolgimento di tutte le sensibilità, soprattutto di quelle affini, perché un progetto politico si consolidi e si trasformi in favore generalizzato. Solo in tal modo un partito diventa un Grande Partito.

Che il  PD irpino non persegua questi fini è constatazione di tutti i militanti, gli elettori ed i dirigenti  del centro sinistra.

Ormai tutti assistiamo sconcertati al formarsi all’interno del Partito Democratico di un approssimativo amalgama di posizioni e ambizioni personali che contraddice qualunque spirito unitario e, cosa peggiore, vanifica ogni possibilità di affermazione delle progettualità del centro sinistra e delle speranze di rinascita che ad esso tanti irpini hanno affidato.

La vicenda avellinese, ove la città Capoluogo paga l’incapacità di trovare una sintesi all’interno del gruppo consiliare del PD, nella catastrofica e miope condotta della campagna per la elezione del presidente della provincia, occasione nella quale le speranze e le attese del centro sinistra  sono state sconfitte non certo dalla forza politica degli avversari quanto dalle divisioni e dalle rivalità interne al PD.

L’approssimarsi della scadenza elettorale regionale certamente non aiuta a rimettere in sesto una progettualità sempre più compromessa da spinte individualiste e da lotte fratricide per la conquista di posizioni di predominio.

A tre lustri dalla scomparsa del compagno CRAXI, nell’esilio di Hammamet, al quale in coro si stanno riconoscendo le grandi doti messe al servizio del Paese, al PSI non resta, nel ricordarne le doti di grande e lungimirante statista, che prendere atto che questo PD provinciale, pur avendo con molto ritardo aderito alla idea del socialismo europeo, non può, se non ne condivide nella pratica quotidiana i reali valori, essere più un punto di riferimento efficace per una incisiva e vittoriosa battaglia di centro sinistra.

Pertanto ai socialisti avellinesi non resta che  intraprendere così un percorso di autonomia per la valorizzazione delle  originalità di una impostazione politica che non può continuare ad essere sacrificata sull’altare della confusione e delle divisioni a danno della colletività.



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