Due stagioni dopo la sfortunata finale play off di Promozione giocata in campo neutro e a porte chiuse (ma neanche troppo, ricorderete) contro il Montesarchio, l’Ariano torna a giocare al “Pignatelli” di San Martino Valle Caudina. Avversaria di questa gara di Coppa Italia Dilettanti è il San Martino Valle Caudina, ex squadra di mister Puzio, che come noi è giunto fino agli ottavi di finale per giocarsi l’accesso ai quarti, contro una tra Scafatese e Cilento Santa Maria.
I tempi sono cambiati da quella maledetta finale. Il Montesarchio nello spareggio finale non riuscì, e non è riuscito tuttora a salire in Eccellenza; cosa che proprio in quell’estate è riuscita all’Ariano col ripescaggio. Il San Martino si è invece stabilizzato in Promozione, ma quest’anno sta rischiando grosso. La Coppa arriva in un momento poco gradito ad entrambe, ma l’occasione di essere tra le migliori otto squadre della competizione è ghiotta.
Come è giunto fin qui. Nel primo turno la differenza reti ha permesso ai caudini di prevalere in un girone con Eclanese e Bisaccese che hanno ottenuto gli stessi punti dei biancorossi: decisivo il 3-1 sulla Bisaccese, che ha reso inutile il successo dell’Eclanese proprio contro la ex squadra di Puzio solo per 1-0. Poi ai sedicesimi tutto facile contro la Temeraria, sconfitta sia in trasferta che in casa senza troppi problemi.
La storia. La storia del San Martino Valle Caudina conosce un grande momento di gloria negli anni Novanta. Dopo un incredibile duello con i rivali del Cervinara, nel 1992/93 i biancorossi vincono il campionato di Prima Categoria, salendo in Promozione. Risultato storico. Ma quel San Martino Valle Caudina è una squadra davvero forte. Nel 1993/94, al suo esordio in Promozione, ottiene un terzo posto, mentre nell’anno successivo arriva addirittura secondo alle spalle dell’Atripalda. Poi inizia una lenta discesa, che porta alla retrocessione nel 1996/97. Varie stagioni lontano dal calcio regionale che conta, fino al ritorno in Promozione al termine della stagione 2009/10. Nel 2010/11 in Promozione arriva quarto, ma l’eccessivo distacco tra seconda e terza impedisce di giocare i play off. Fuoco di paglia. Nel 2011/12 si rischia la retrocessione, con la salvezza ottenuta solo dopo la vittoria nel play out contro il Venticano. Le due stagioni successive sono senza infamia e senza lode, ma almeno garantiscono la permanenza nella categoria.
La Coppa Italia non è il primo obiettivo per loro. Non lo è neanche per noi. Noi dobbiamo salvarci dalla retrocessione in Promozione, loro da quella in Prima Categoria. Eppure qualcuno dovrà passare e questo rende il match più appetibile di quello che sembra. E allora sotto con questo derby. Giochiamocela e proviamo a raggiungere i quarti. In Coppa Italia mai così avanti negli ultimi anni. Riuscirci con una squadra di ragazzotti sarebbe una grandissima soddisfazione.