Capolista del campionato insieme al Sant’Agnello e candidata serissima alla promozione in Serie D. Con questo biglietto da visita la Forza e Coraggio, splendida realtà del calcio locale, si presenta al “Renzulli” per sfidare un Ariano in piena crisi di risultati (almeno in campionato). Gara non facile, ma che bisogna affrontare nel modo giusto per smuovere una classifica che si sta facendo complicata.
La storia. La Forza e Coraggio nasce nel 1972 come realtà di quartiere di Benevento rappresentativa della parrocchia di San Donato. Una squadra di amici e nulla di più. Nel giro di una decina di anni questa squadra di amici riesce a consolidarsi nelle categorie minori della Campania. Con fortune alterne disputa vari campionati tra Terza, Seconda e Prima Categoria. Che qualcosa sta per cambiare lo si inizia, però, a capire nel 2005/06, quando per la prima volta la squadra giallorosa vince il campionato di Prima Categoria e sale in Promozione. La permanenza in Promozione dura solo un anno. Nel 2006/07, infatti, arriva immediatamente il salto in Eccellenza al termine di una sfida a tre per il primato con Nola e Bisaccese; i nolani chiudono un punto dietro, la Bisaccese chiude alla pari con i beneventani, ma viene sconfitta nello spareggio. Dai campi di provincia al top del calcio regionale. Dopo un primo buonissimo campionato, nel 2008/09 il traguardo storico: dopo un duello incredibile, la Forza e Coraggio chiude il campionato due punti avanti alla Battipagliese e centra la storica promozione in Serie D. Ma i giallorossi non si fermano. Al debutto nel massimo campionato dilettantistico la Forza e Coraggio chiude quarta nel suo girone e ai play off cede solo in finale al Pianura (dopo aver vinto la semifinale a Casarano). La storia si ripete l’anno dopo: nel suo girone solo l’Ebolitana fa più punti e i giallorossi chiudono secondi. Nei play off del girone stavolta fila tutto liscio con le vittorie interne su Nissa e in finale sul Sambiase; sono i play off nazionali ad essere nefasti. Già nella prima fase una sconfitta a Voghera e un pari interno contro il Sansepolcro eliminano i beneventani già nella prima fase nazionale. In estate, però, posti liberi per la Seconda Divisione (ex Serie C2) ce ne sono e la società fa domanda per il ripescaggio. Tutto in regola, tranne la questione stadio. Il “Vigorito-Santa Colomba”, unico impianto di Benevento idoneo per il professionismo, è sotto la gestione del Benevento, che non lo concede alla nuova realtà del calcio sannita. Così il colpo di scena del presidente Taddeo: pur avendo tutto in regola, non iscrive la squadra neanche alla Serie D e riparte dalla Seconda Categoria. Ma la qualità della squadra e la serietà del progetto fanno la differenza. Dal 2011/12 ad oggi un’escalation di promozioni senza sosta, tutte sul campo. Dalla Seconda alla Prima, dalla Prima Categoria alla Promozione e, nella stagione passata, dalla Promozione all’Eccellenza. In questa stagione è tra le più forti presenti nel girone B di Eccellenza. Da applausi.
In cosa sperare? Giochiamo in casa. Il “Renzulli” deve essere l’arma in più. Le partite in cui dobbiamo fare punti sono altre, ma in casa dobbiamo dare qualcosa in più. Sempre e a prescindere dall’avversario.