Dopo aver superato il primo turno e dopo l’ottimo pareggio di campionato contro la Forza e Coraggio, la Vis Ariano sfida la Calpazio nell’andata dei sedicesimi di Coppa Italia Dilettanti. Si ripete la sfida della passata stagione, quando i nostri avversari militavano nel nostro stesso girone di Eccellenza.

Flash sulla storia del club. La Calpazio è la squadra storica di Capaccio. Nasce nel lontano 1963 nel Convento dei Padri Cappuccini di Capaccio. Prende il nome originario della città, ossia Calpazio. Per anni naviga nelle categorie minori (tra Prima e Terza). Poi il salto in Promozione fino allo storico ripescaggio nell’estate del 2010. Al termine della stagione 2009/10 la Calpazio chiude quarto nel proprio girone di Promozione (nelle stagioni precedenti aveva ottenuto alcuni ottimi piazzamenti, ma non esistevano i play off). Qualificatasi ai play off, dopo aver eliminato il Montecorvino, si ferma in finale contro il Baratta Battipaglia. In estate, però, la gioia del ripescaggio e da qui le prime quattro storiche, nonché uniche, partecipazioni al campionato di Eccellenza. Ottiene tre volte la salvezza. La prima passando per i play out nel 2010/11: tredicesimo posto e sfida contro il Campagna vinta che vale la salvezza. Metà classifica addirittura nella stagione successiva. Ben diversi sono gli ultimi due campionati. Nel 2012/13 i granata arrivano solo dodicesimi, ma riescono a salvarsi senza giocare i play out in virtù dell’ampio distacco sulla penultima Vis San Giorgio. L’anno dopo la storia non si ripete. Calpazio dodicesima, ma stavolta deve giocare il play out contro l’Eclanese. E sono proprio i mirabellani ad avere la meglio nella sfida di spareggio, condannando la Calpazio al ritorno in Promozione. Ora si sta lavorando per un immediato ritorno in Eccellenza, ma la partenza non è stata delle migliori in campionato. La Coppa Italia non è sicuramente il principale obiettivo stagionale.

C’è un campionato da raddrizzare e la coppa è sicuramente sotto questo punto di vista un ostacolo. Ma bisogna ugualmente giocare per vincere. C’è una differenza di categoria da far valere e passando il turno ci sarebbe un altro scontro contro un’altra formazione di categoria inferiore (Temeraria o San Martino Valle Caudina). Quindi, finché si può, anche in Coppa Italia bisogna dare il massimo e provarci.



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