IISS Ruggero II, il saluto di fine anno del dirigente scolastico Bosco

di , Giovedì, 10 Giugno 2021

Cari studenti, insegnanti, genitori, personale ausiliario ed amministrativo, sono tante le persone che vorrei ringraziare, tutte quelle che in questo anno scolastico “particolare” hanno lavorato e partecipato alle attività dell’Istituto in modo così intenso. Nel ringraziarVi, penso alle tante attività che abbiamo portato a termine, con non pochi sacrifici, agli spunti di riflessione e di arricchimento professionale che mi hanno aiutato a migliorare il mio lavoro ed il servizio erogato, a quanti hanno voluto affidarmi il proprio punto di vista per fare meglio ed in modo più incisivo ed efficace. La mia azione, in questa fase delicata, è stata orientata a raccogliere le sfide delle trasformazioni che sono apparse davanti ai nostri occhi in questi ultimi mesi. Ho considerato, in questo anno più che mai, l’ambiente di lavoro “un laboratorio” dove potenziare la vivacità dell’intelligenza, la velocità del ragionamento, la fedeltà all’idea di misura e buon senso, la consapevolezza del limite, la combinazione di esperienze e informazioni. Partendo da tali presupposti ho cercato di istaurare con tutti un rapporto comunicativo, partecipe e consapevole, potenziando il senso di appartenenza, l’atteggiamento di fiducia e di lealtà in grado di evitare a tutti logoranti posizioni di dipendenza. Informazione fedele, leale e rapida, dialogo e consultazione hanno rappresentato il metodo per migliorare l’attività lavorativa di ciascuno consentendo una ricaduta nell’organizzazione per il miglioramento dell’azione dell’intera comunità scolastica che, credo e spero, sia già ben più che evidente. Ecco perché nel momento in cui si conclude questo annus horribilisla mia riconoscenza va a tutti Voi, per la dedizione, la competenza professionale e l’impegno civile ed umano dimostrato. Quanto a me, in questo anno, ho imparato ad ascoltare con maggiore attenzione e, talvolta, a riflettere in silenzio, perché il silenzio è spesso una forza più grande della parola. L’ascolto, e la riflessione, ci sollecita a vedere le cose con maggiore chiarezza. Nessuno, qualunque sia il ruolo o la funzione che ricopre, può vedere mai la sommità della propria testa [per citare una vecchia tradizione africana]: per vedere chiaro -e magari al di sopra della nostra stessa testa- viene sempre il momento in cui abbiamo bisogno dell’aiuto degli altri, della collaborazione leale e fedele di quanti ci circondano. Per questo, grazie a tutti Voi ho potuto portare avanti con spirito di abnegazione e senso delle Istituzioni il mio dovere: quello di promuovere una istruzione di qualità, nel rispetto dei diritti e la tutela dei bisogni di ognuno, anche in condizioni avverse come quelle che abbiamo vissuto. Ringrazio gli insegnanti che tra non poche difficoltà hanno accolto le sfide della didattica a distanza, arrivando a studiare un nuovo paradigma, per noi stessi impensabile sino a qualche tempo addietro, per coniugare tecnologia, conoscenze pedagogiche, didattiche e metodologiche, e non in ultimo, capacità etiche ed umane. Non posso non ricordare, in aggiunta, lo sforzo del personale ausiliario e di segreteria che si è prodigato per consentire l’avanzare delle normali attività amministrative. Ringrazio i componenti del Consiglio di Istituto che con presenza discreta, ma sempre propositiva e collaborativa, hanno consentito alla nostra Istituzione scolastica di raggiungere anche gli allievi che, la pandemia, ha rischiato di isolare! Ringrazio in modo sentito e particolare gli studenti (i miei studenti!) e le loro famiglie con i quali c’è sempre stato un dialogo aperto e costruttivo. Loro, gli studenti, in tutte le occasioni hanno mostrato un grado di maturità di cui essere fieri! A loro, a ben ragionare, abbiamo tutti richiesto lo sforzo maggiore in questo periodo particolare. Per questo li ringrazio in modo accorato e li invito a continuare sulla strada che abbiamo cercato di tracciare, per far crescere e consolidare, giorno dopo giorno, la cultura dell’indipendenza, della solidarietà, della non violenza e della pace, una cultura che creda nel ruolo dell’istruzione per arricchire la sostanza della vita nel rispetto della dignità, dei diritti e dei bisogni di ciascuno. Confido in un tempo migliore, nell’imminente futuro, per poterVi riabbracciare e godere della Vostra vicinanza. Con gratitudine Il Dirigente Scolastico Massimiliano Bosco