I commercianti del centro storico: “Lasceremo il centro del Tricolle”

di , Giovedì, 16 Ottobre 2014

ARIANO IRPINO, i commercianti del centro storico: “Lasceremo il centro del Tricolle”. Queste sono le probabili intenzioni dei commercianti del corso più importante del centro di Ariano: Via D’Afflitto – Via Tribunali”.

Ad affermarlo é Giuseppe Scrima, nella sua qualità di Presidente dell'associazione Ancecom, nonché responsabile e delegato a rappresentare per Ariano l'associazione nazionale dei commercianti Confesercenti e l'associazione nazionale Ancestor (Associazione Nazionale dei Commercianti dei Centri Storici), in stretta collaborazione con il direttore provinciale della Confesercenti Dott. Mariano Lepore.

Scrima continua: “I commercianti di Ariano negli ultimi anni sono stati i protagonisti della storia non solo economica della città: diedero inizio a Cardito al grande sciopero per la discarica che coinvolse tutta la citta' nel 2004 e che costò grandi sacrifici e anche l'incolumità personale ad un noto orafo di Ariano. La storia economica passata è stata segnata dalla nascita e crescita in tutta la città di centri commerciali naturali. Ma la poltica, con la sua burocrazia e lentezza, non è stata di servizio a questo sviluppo. Anzi si è resa controproducente perchè invece di essere di supporto reale allo sviluppo commerciale ne ha ostacolato e rallentato il cammino.

Prova ne è:

1) L'ostacolo alla creazione di Centri moderni commerciali di qualità proposti nel corso degli anni sia in centro (complesso Giorgione), che in periferia (loc. Casone), che anticipati in tempo "reale" non avebbero dato spazio commerciale ai concorrenti dei paesini vicini.

2) Viabilità a Cardito, più caotica ed insostenibile che mai: se nel corso di questi ultimi 20 anni si avesse allargato la carreggiata di 100 metri all'anno, adesso avremmo 2 Km della nazionale a Cardito a 3 corsie, finanziata col risparmio derivante dai costi di carburante che tanto costano agli automobilisti che attraversano Cardito, oltre alla riduzione dell'inquinamento dei gas. Gli assessori succedutesi pensavano invece al traffico inesistente nel centro storico (palliativo per distogliere l'opinione pubblica dal problema che non erano stati capaci di affrontare a Cardito).

3) La politica "distruttiva" del centro storico da 20 anni a questa parte: iniziata circa 20 anni fa con lo spostamento a Cardito degli uffici finanziari di c/so Europa, chiusura del complesso Giorgione il cui esercente pagò con la vita 15 anni fa, il suo orgoglio rappesentato dal suo complesso turistico-alberghiero vanto di tutti i cittadini arianesi e quelli dei paesi i limitrofi che ancora oggi venendo ad Ariano gli rivolgono sempre lo sguardo. La politica doveva evitare la decisine di acquistarlo e farlo pagare a Noi cittadini, e successivamente sprecare 15 Anni senza mai sprecarci un cucchiaio di calce: ”nu matone all'anno" come dicono gli arianesi oggi sarebbe restaurato!!!

4) Il culmine del fallimento politico: Chiusura del Tribunale, chiusura dell'edificio che ospitava i Carabinieri, spostamento di parte del mercato del mercoledì su via Nazionale che scontenta sia gli ambulanti che i commercianti di Piazza e di "VIA DEL CORSO" (via D'afflitto e Tribunali= afflitti e senza tribunale). Da quando si è spostato il mercoledì mattina non si vede nessuno.

A parte gli scherzi, siamo stufi di consigli comunali che da 15 anni a questa parte parlano di altri problemi e trascurano i Commercianti, siamo stufi degli assessori che ci hanno deriso e assai trascurati in passato, e che ci hanno distrutto rendendo il Centro Storico “Vuoto”. Eccezione: alcuni assessori passati, uno che ha fatto svolgere eventi, un altro che ha fatto installare dei segnali innovativi, ed un’assessora, che devo ringraziare a nome mio e di tutti i commercianti, perchè diede vita con Noi ad un "Tavolo di lavoro comune" per il Centro Storico.

La situazione commerciale reale del cuore del centro storico è questa: 6-7 Negozi in corso Europa,Piazza Plebiscito privo di vitalità' commerciale per l'abbandono in massa dei negozi del porticato del palazzo vescovile, così come pure quelli sotto il porticato di fronte S, Anna, 6-7 Negozi in Via Marconi.

Unico Centro Commerciale Naturale che mantiene vivo il centro di Ariano e quello di "Via del Corso" (Via D'afflitto-Tribunali). Molti lo snobbano, altri lo criticano, altri ancora lo boicottano, ma gli "eroici" commercianti resistono. Resistono, aprono, chiudono, assistono alle passeggiate serali di pochi pensionati, vedono poco passare gli amministratori che magari passeggiassero anche loro di sera per prendere atto dei problemi. C'era un sindaco–avvocato di Via D’afflitto che passeggiava, si intratteneva, ci consigliava e ci incoraggiava!

Dico al Nostro Sindaco MIMMO GAMBACORTA, con molta umiltà e rispetto (al quale va tutto il nostro compiacimento per la vittoria della Presidenza della Provincia): In coerenza con quanto dichiarato in campagna elettorale di apertura e collaborazione con le associazioni, Noi tutti commercianti di "Via del Corso", vogliamo che si apra il "Tavolo di lavoro per il centro storico", dove le decisioni per il centro storico vadano prese con gli amministratori congiuntamente con Noi che di esperienza ne abbiamo da vendere. Non ci bastano le solite riunioni formali e di facciata,ma decidere insieme, in fretta e concretamente. L’esperienza di chi opera come noi, da anni sul campo,sicuramente porterà l’amministrazione ad avere un cambiamento radicale delle vecchie politiche per il commercio ormai obsolete. Questo lo richiede prima di tutto il mercato, e da parte Nostra è l'ultima richiesta che facciamo, perchè tutte le cose dette nei punti precedenti moltiplicate per la perdurante crisi economica, potrebbe indurci a guardare soltanto ed esclusivamente ai nostri interessi commerciali con il conseguente spostamento in massa nei centri commerciali di altre realtà. Cosa che vogliamo pensare come ultima chance, perchè quello che ci lega ancora un pò è l'amore per il nostro centro di Ariano. Sentimento comune a Noi, al Sindaco e alla stragrande maggioranza degli Arianesi.

Giuseppe Scrima Presidente Ancecom (Ancestore-Confeesercenti)



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