Grottaminarda, parte il laboratorio delle rinnovabili

di , Venerdì, 10 Aprile 2015

Tutto pronto per il polo di ricerca di Grottaminarda. Nella giornata di domani, sabato 11 aprile, sette ricercatori, provenienti da tutto il Paese, si ritroveranno presso l’auditorium dell’ateneo Federico II di Napoli, sito in via Carpignano, per presentare sette progetti all’avanguardia. L’evento “Green Economy, è tempo di scelte e soluzioni”, organizzato dalla Federazione Terre d’Irpinia con il patrocinio del Comune di Grottaminarda e della Camera di Commercio di Avellino, vuole mettere in rete il capitale umano, presente in Valle Ufita, per creare un pool di esperti, in grado di offrire le proprie conoscenze per il territorio. La giornata, all’insegna dell’energia, si aprirà alle ore 9,00 con i saluti da parte delle autorità.

Dopo la presentazione, interverranno: il professore Nicola Conenna, Università dell’Idrogeno di Monopoli; Simona Rosito, amministratrice Future Green; Alessandro Lerro, esperto di rinnovabili; Franco Matrone, Zero Wast; Gaetano Caposella, progettista motori; Aldo Balassi, progetto Hho e Salvatore Consentino, Clean Development Meccanism. Il pomeriggio sarà dedicato alle dimostrazioni pratiche dei prototipi, con la proiezione di documentari a tema e prove di nuovi brevetti. Prevista la partecipazione anche dei comitati no triv e di ambientalisti. «Questa giornata – spiega Antonio Altavilla, membro della Federazione Terre d’Irpinia – vuole presentare un’Irpinia diversa, basata su energia verde e non su minerali fossili. Siamo quell’Irpinia che vede nella ricerca il futuro. Tramite il capitale umano, possiamo creare nuove fonti di sviluppo ed occupazione, non con le trivelle». «L’iniziativa – evidenzia Pasquale Cogliani, promotore della giornata – vuole mettere in rete un gruppo di persone, innamorate del proprio territorio, ma allo stesso tempo capaci di realizzare progetti all’avanguardia. Non siamo quelli della polemica, ma della proposta. Tramite un confronto serio e scientifico, vogliamo far capire alla politica e soprattutto ai cittadini che esiste un’altra ripresa».



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