Riceviamo e pubblichiamo
Non coglie nel segno, assolutamente fuorviante e dal tenore strumentale, l’intervento dei consiglieri di minoranza nell’ultimo Consiglio Comunale. Tirare in ballo la povertà al solo fine di fare audience sminuisce l’importanza dello stesso argomento trattato dall’opposizione. L’amministrazione Spera ritiene doveroso fare delle precisazioni che, seppur l’argomento sia stato ampiamente chiarito nel corso del Consiglio Comunale, a quanto pare i consiglieri di minoranza non hanno voluto comprendere.
Come precisato in seno alla riunione di consiglio tenutasi lo scorso 31 gennaio, la decisione di non aderire allo stralcio parziale delle cartelle di pagamento, di valore non eccedente i mille euro, come previsto dalla Finanziaria 2023, ha diverse finalità.
In primo luogo lo stralcio interviene, almeno sino ad oggi e fatti salvi eventuali emendamenti alla finanziaria, solo su una parte delle cartelle e precisamente gli importi relativi a interessi e sanzioni, restando in ogni caso dovuto il capitale. Quest’ultimo dovuto anche in caso di adesione.
Oltre a quanto detto, considerato che la Finanziaria fa riferimento solo alle cartelle affidate all’ Agente Nazionale della Riscossione, si sarebbe creata una disparità di trattamento rispetto all’attività di riscossione degli Enti privati.
La decisione ha lo scopo di evitare in ogni caso l’eventuale e potenziale impatto negativo su un bilancio, quello del Comune di Grottaminarda, che è stato “martoriato” da diversi anni di cattiva gestione contabile dell’Ente.
I consiglieri di minoranza hanno immaginato che le cartelle, forse, solo perché di importo sino a mille euro, dovevano avere come debitori le persone che versano in situazioni di difficoltà economiche. Ma così non è. Non necessariamente gli importi contenuti sino alla detta soglia riguardano posizioni di persone meno fortunate che, contrariamente, sono quelle più attente e adempienti rispetto a chi, invece, si trova in condizioni floride e intende deliberatamente non pagare.
Un vera opposizione non dovrebbe limitarsi ad enunciazioni strumentali ma dovrebbe passare attraverso proposte politiche costruttive delle quali fino ad oggi non vi è stata traccia.
A tal proposito ricordiamo che è pessima abitudine della minoranza contestare a prescindere qualsiasi proposta portata in Consiglio dalla maggioranza e addirittura abbandonare l’aula prima ancora di iniziare la discussione dei punti all' ordine del giorno , come accaduto nell’ultima seduta del 2022. Nell’occasione sono state adottate decisioni dalle quali i cittadini non possono che trarne benefici, vista la rilevanza sociale delle stesse, e rispetto alle quali la minoranza non si sarebbe potuta sottrarre. Abbandonare l’Aula Consiliare assurge a disinteresse totale delle questioni comunali ed è una mancanza nei confronti dell’intera collettività.