Grasso: "La Giunta Gambacorta ammutolisce i cittadini"

di , Venerdì, 31 Luglio 2015

da Raffaele Grasso (militante PD), riceviamo e pubblichiamo:

Ieri, 30 Luglio, sono scaduti i termini per la presentazione del Bilancio Previsionale.

Il giorno scorso è stato riunito il Consiglio Comunale per discutere di diversi ordini del giorno, tra i quali, risalta, la ridefinizione delle tariffe e aliquote TARI (tassa rifiuti) che ha visto approvare dalla maggioranza un aggravio per i portafogli dei cittadini, rispetto al 2014, di circa 573.970€, cioè circa un aumento di 30€ pro capite, ma non era previsto e non si è discusso del Bilancio per permetterne lettura e modifiche ai Consiglieri, i rappresentanti eletti dagli arianesi.

Le regole, fissate dall'articolo 141 del Dlgs 267/2000, prevedono che i prefetti scrivano agli amministratori locali per dare un termine «non superiore a 20 giorni» per rimediare, dopodiché l'ente ancora inadempiente viene commissariato. Non essendoci stata alcuna proroga da parte del Governo per un ulteriore slittamento della scadenze, la prima conseguenza certa è che da oggi vi è l'impossibilità per i Comuni di variare per quest'anno le aliquote di Imu, Tasi e addizionale IRPEF. I Bilanci previsionali che saranno approvati da oggi in poi, quindi, dovranno tener conto di quanto stabilito per lo scorso anno, rimandando eventuali novità al 2016 (articolo 1, comma 169 della legge n. 296 del 2006; Finanziaria 2007).

Cosa vuol dire materialmente? Che i Consiglieri, tutti (sia di maggioranza, sia di opposizione), sono esclusi dalla possibilità di emendare, chiedere modifiche e proporre soluzioni per l’abbassamento delle tasse e delle imposte così pesanti e gravose per la popolazione. Togliere la possibilità (!) al Consiglio Comunale anche solo di discutere in merito, significa a tutti gli effetti mettere il bavaglio agli arianesi, i quali non possono nemmeno demandare i propri rappresentanti eletti a far sentire la loro voce proprio lì dove dovrebbero essere prese decisioni nei loro interessi, in maniera democratica.

Visto che “l’Ente non versa strutturalmente in condizioni deficitarie”, come dichiarato nella delibera di Giunta del 22.07.15, in cui veniva approvata la bozza del bilancio previsionale, ci si chiede allora perché il Bilancio non è stato inserito tra gli Ordini del Giorno in Consiglio Comunale nei tempi previsti (entro ieri, 30 Luglio)? Lecito, a questo punto, pensare sia solo un modo per escludere i consiglieri dalla possibilità di presentare emendamenti relativi alle tasse e alle imposte attuali.

Quanto accaduto ha tutte le sembianze di un vero e proprio atto di disinteresse nei confronti dei cittadini, i quali da tempo lamentano un crescente disagio e la mancanza di risposte anche alle più comuni problematiche. Per non parlare della gravità e della mancanza di rispetto che si paleserebbe anche dal punto di vista politico-istituzionale.

Credo che un atto di tale portata meriti l’attenzione dell’intera cittadinanza e che, tra le dovute conseguenze, siano presi provvedimenti per ristabilire l’ordine democratico delle istituzioni.

Non si può togliere la parola ai cittadini. Quello di Ariano non è un popolo senza voce.

 



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