In occasione della missione in Campania, il Presidente di Cia Avellino Michele Masuccio accompagnato da una delegazione di agricoltori irpini, incontra il Commissario Europeo all’Agricoltura Phil Hogan.
Meno burocrazia, reciprocità di trattamento con i Paesi Extra-Ue, difesa del reddito e sostegno alle filiere e difesa della redditività dei piccoli produttori contro l’eccessiva volatilità dei prezzi, saranno al centro del confronto.
Sono proposte puntuali e concrete quelle che gli agricoltori di Cia Avellino faranno, insieme agli altri rappresentanti delle associazioni di categoria, al commissario europeo all’Agricoltura Phil Hogan in occasione della sua missione in Campania in programma lunedì 19 settembre alla Reggia di Caserta a margine del convegno pubblico sul tema “Innovazione, agricoltura di qualità e prodotti tipici. La sfida del Mezzogiorno nel quadro delle politiche europee”..
A tutela del futuro degli agricoltori del Sud chiediamo pertanto a Hogan di intervenire subito su quattro aspetti:
Alcuni dati
Volatilità dei prezzi. Pur caratterizzando l’intero mercato mondiale, è il settore agricolo quello che registra le maggiori oscillazioni di prezzi. Per quanto riguarda le relazioni lungo la filiera, in Italia tra il 2000 ed il 2015, la quota di valore aggiunto nel comparto agroalimentare a vantaggio della fase agricola rispetto a quelle a valle della filiera in Italia è scesa dal 25 al 17 per cento.
Crollo della redditività. In media per ogni euro speso dal consumatore finale, solo 15 centesimi vanno nelle tasche del contadino. Solo per fare un esempio, le arance sono pagate agli agricoltori il 40% in meno di un anno fa: ovvero 18 centesimi al chilo, contro i 2 euro al supermercato, con un rincaro che dal campo alla tavola tocca il 1111%.
Embargo Russo. Il blocco di Mosca è costato finora alla produzione agricola 355 milioni di euro, con esportazioni “made in Italy” dimezzate in quasi due anni.