Oggi, in occasione della giornata del Ringraziamento, si è tenuta la consueta messa celebrativa alle 11.00 presso il Duomo di Ariano Irpino, con l’incontro tra sacro e profano, tra chiesa e stato. La presenza, per ovvie ragioni, è stata ridotta rispetto agli scorsi anni ma ha visto, appunto, la partecipazione oltre che della Coldiretti anche delle istituzioni locali, di cui il primo rappresentante è stato il Sindaco Franza, intervenuto alla fine della messa.
L’omelia del Vescovo ha inteso sottolineare l’importanza del lavoro dell’uomo a contatto con la natura, richiamando la necessità di una riscoperta del rispetto per la terra e le sue risorse, prima su tutte l’acqua. Si è avvertito nelle parole di monsignor Melillo poi, un riferimento ad un attesa operosacon riferimento al Vangelo proclamato, emblematico in un tempo come quello attuale. Esempio di questa operosità sono proprio il lavoro agricolo e le associazioni che lo rappresentano. Esse sono un segnale rivolto anche alle altre categorie della nostra comunità, per rendere fruttuoso il limbo sociale che questo Coronavirus costringe a vivere.
In piena continuità anche l’intervento del Sindaco Franza, il quale ha sottolineato la centralità dell’agricoltura per il nostro territorio. Oltre ai ringraziamenti e alla sottolineatura dell’importanza di una giornata come questa, particolarmente interessante è stato l’invito all’unità giunto dalle parole espresse dal primo cittadino arianese. La volontà di creare un dialogo non solo all’interno del consiglio comunale tra maggioranza ed opposizione, espressa velatamente in un richiamo ad evitare inutili polemiche; ma anche e soprattutto tra i comuni presenti nella zona irpina, volta alla salvaguardia del territorio ed un accrescimento delle risorse agricole dell’intera area.
Al di là delle parole, però, dei pensieri che si intrecciano tra fede e ragione e l’incontro tra chiesa locale e rappresentanti comunali, ciò che più salta all’occhio è una manifestazione nel segno del Ringraziamento, che in un tempo così negativo sembra quasi stonare. Una giornata come questa ci si augura possa essere da stimolo ad una operosità concreta, data sia nel proprio lavoro ma soprattutto attraverso la partecipazione politica. Solo così avremo, forse, di che ringraziare alla fine di questa pandemia.