Si chiude definitivamente la questione del Genio Civile di Ariano Irpino. L’unità operativa dirigenziale del Genio Civile Protezione Civile di Ariano Irpino è salva. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), che si è pronunciato sull'appello proposto dalla Regione Campania, dichiarandolo “improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse”.
Termina così una lunga querelle che ha visto uniti il Comune di Ariano Irpino e i Municipi di Bonito, Carife, Casalbore, Castel Baronia, Flumeri, Greci, Grottaminarda, Melito Irpino, Mirabella Eclano, Montaguto, Montecalvo Irpino, San Nicola Baronia, Savignano Irpino, Scampitella, Trevico, Vallata, Vallesaccarda, Villanova del Battista e Zungoli nel proporre il ricorso al Tar Campania (Sezione staccata di Salerno), attraverso l’avvocato Vincenzo Barrasso. Ricorso accolto dalla Sezione Seconda del Tribunale Amministrativo Regionale.
Una sentenza impugnata dalla Regione davanti al Consiglio di Stato che ora ha sancito con l’ultima decisione la permanenza dell’Unità Operativa Dirigenziale del Genio Civile-Protezione Civile di Ariano Irpino. Soddisfatto il sindaco di Ariano Irpino, Domenico Gambacorta, che da capofila ha portato avanti la battaglia a difesa del presidio regionale. Lo stesso sindaco Gambacorta, sollecitando i consiglieri regionali, nei mesi scorsi ha evitato la modifica attraverso un emendamento alla Finanziaria di Palazzo Santa Lucia per abrogare la legge regionale 16/2014, che stabilisce la presenza dell’Unità ad Ariano Irpino.