Furbetti del cartellino, la nota di Patrizia Savino

di , Giovedì, 17 Marzo 2016

"Come operatore della sanità pubblica e anche come consigliere comunale non posso che avvertire un senso di profondo sconforto e di indignazione per i fatti che sono accaduti recentemente e che gettano inevitabilmente delle ombre sull’operato di tutti noi pubblici dipendenti che lavoriamo nel difficoltoso mondo della sanità.

Le parole dei magistrati che definiscono tutto questo un disprezzo oltre che un’ offesa e un dileggio delle regole, risuonano pesanti come macigni alle orecchie di chi, ogni giorno, opera tra mille difficoltà e con una cronica carenza di personale che spesso ci rende oggetto di critiche pubbliche.

E se si considera che tutto questo avviene in un momento in cui, anche a livello politico - amministrativo ci stiamo battendo per una sanità equa, che garantisca una assistenza di qualità cercando di fare ragionare il governo centrale sulla necessità di non operare dei tagli indiscriminati e di implementare le figure professionali carenti, la rabbia e il senso di vergogna sono ancora più cocenti.

Se conosco bene il collega e direttore Mario Ferrante, sono convinta che tutto questo fiume di indignazione non resterà inascoltato, cosi come sono convinta che insieme alla magistratura saprà rendere indirettamente giustizia a tutti gli operatori sanitari che , nonostante il peso di tanti anni di servizio, continuano a sopportare turni massacranti e senza possibilità di potere aspirare ad un lavoro così tranquillo da poterci permettere di fare shopping tra un turno e l’altro.

Un ringraziamento doveroso va agli organi di polizia e della magistratura che riescono con il loro lavoro certosino a interrompere questi circoli viziosi di criminalità e sono sicura che a questo ringraziamento si assocerà tutto il mondo degli operatori di una sanità pulita e rispettosa dell’ammalato e delle regole".



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