Il presidente di IRPINIACOM Nicola Grasso interviene per commentare i dati diffusi dalla Camera di Commercio sui flussi turistici del 2016 nella nostra provincia.
Secondo i dati di Banca d’Italia, ex Ufficio Italiano Cambi, nel 2015 sono arrivati nella provincia di Avellino 51 mila turisti stranieri. Questo risultato è il più contenuto tra le province campane, sebbene si registri un incremento nel numero degli arrivi stranieri che riporta il valore a quanto si registrava quasi un quinquennio prima.
Nonostante ciò, le risorse monetarie portate nel territorio avellinese grazie alle spese dei viaggiatori stranieri ammontano a 36 milioni di euro, un valore superiore rispetto a quanto si evidenzia per la provincia di Caserta e per quella di Benevento che presentavano un numero di arrivi stranieri superiori alla provincia di Avellino.
«Risultati che, se da un lato possono sembrare contraddittori, dall’ altro invece sono lo specchio fedele di una situazione caratterizza la debolezza strutturale e strategica del nostro territorio». Infatti argomenta:«A fronte di un aumento delle presenze di viaggiatori stranieri, che nel 2015 crescono del 70% rispetto l’ anno precedente arrivando a 51mila unità, diminuisce la spesa da loro sostenuta ».
E alla luce del quadro Grasso considera in particolare lo scenario arianese: «Questo rilevante incremento di presenze straniere non coincide con ciò che è avvenuto nel 2015 nella nostra città”. Ma le brutte notizie non finiscono: «La città non riesce a sfruttare l’ opportunità data dalla presenza di una struttura museale così importante. A questo aggiungiamo il dato dei pernottamenti che, rispetto al 2015, rimangono stabili non seguendo il trend di crescita delle presenze». Quindi «molti dei visitatori stranieri, evidentemente, rimangono nella Città per un solo giorno senza che la loro presenza porti alcuna concreta ricaduta economica». «Ariano – dice il presidente di IRPINIACOM – non è nelle condizioni di lasciarsi sfuggire occasioni di crescita. Insomma è giunta l’ ora di discutere seriamente di un piano di sviluppo turistico territoriale in un tavolo condiviso tra le istituzioni e le associazioni rappresentative del tessuto economico così da poter attivare, nel più breve tempo possibile, strategie concrete ed efficaci. Siamo disponibili sin da subito a fornire il nostro contributo in termini d’ idee e proposte».