Riceviamo e pubblichiamo:
Ieri, domenica 12 aprile 2015 si è tenuto a Flumeri, un doppio convegno organizzato dal parroco Don Claudio Lettieri, dal tema Famiglia e Giovani. Il primo si è tenuto alle ore 17.30 presso la Sala San Rocco e il secondo alle ore 19.30 presso la Chiesa Madre.
A entrambi convegni è intervenuta la Dott.ssa Maria Vittoria Cammarota, Direttrice Sanitaria del Centro per la Vita Luigi Saccone di Pozzuoli. Il medico puteolano, ha tenuto con successo due lectio magistralis, dal tema “informare per formare la vita”. Con queste lezioni, si sono affrontati argomenti che, a Flumeri perlomeno in pubblico, erano considerati “off limits”. Al termine delle quali ha dichiarato: “devo dire la verità, con i giovani guardandoli ho assistito, ad una platea in un silenzio assertivo. I ragazzi realmente interessati all’approfondimento di tematiche che stanno loro a cuore, come la sessualità e sesso. Abbiamo chiarito che, non era l’approfondimento di questi temi, ma semplicemente l’apertura di temi che, nel cuore dell’adolescente chiedono chiarimenti. Purtroppo nell’adolescenza con le famiglie s’interrompe quel legame caratterizzato dall’infanzia, ma che, tuttavia rimane dentro come un grande desiderio di comprensione. Mancanza di dialogo tra genitori e figli sta determinando dei grossi problemi nelle giovani generazioni che, tutto sommato sono in balia, di queste agenzie mediatiche, le quali, non sempre fanno gli interessi dei giovani. Per quanto riguarda la formazione di vita come dicevo nell’introduzione agli adulti, l’oggettività scientifica di una vita che, ha inizio con la fecondazione e termina con la morte biologica, dell’individuo nella terza età, è un dato scientificamente acclarato. Il non voler riconoscere questo dato scientifico a prescindere dall’appartenenza religiosa, bisogna essere dotati solo di una normale razionalità per poter come dire accettare un dato il quale per sua natura poiché scientifico è un dato incontrovertibile. Oggi non c’è stato il tempo per un approfondimento completo, però scienziati onesti intellettualmente di area non cattolica e dichiaratamente atei, hanno appunto dichiarato che, la vita umana è tale, dal momento della fecondazione. Allora, come dire è l’onestà intellettuale di chi parla a determinare, la veridicità delle cose“. Ora è chiaro che, se il discorso della vita, poiché si perseguono interessi di altra natura, come favorire le procreazioni, la sperimentazione sugli embrioni, c’è anche interesse a divulgare notizie false, ma l’oggettività attuale della scienza, è quella che ti dichiara che, la vita è vita dal momento della fecondazione e in quanto tale, va rispettata.
Anche il Parroco Don Claudio Lettieri che ha promosso questi due convegni ha voluto evidenziare: “il convegno dei giovani è stato interessante, ho voluto distinguere i due incontri con i giovani e le famiglie, perché le richieste dei giovani non sono quelle delle famiglie. Oppure le domande, oppure i momenti particolari dei giovani che, non vivono le famiglie. La divisione dei convegni, non è stata voluta per poter ricreare, ancora di più distinzione e allargamento tra ambe le parti, ma questa divisione ha reso presente i problemi, i rischi, le devianze e direi ancora di più prendere coscienza che questo dono della vita fattoci da Dio, va ancora di più valorizzata e non sciupata. E quando dico valorizzata e non sciupata voglio innanzitutto dire vivere la vita nella gioia e direi quella felicità che, ne l’uomo e ne queste sostanze stupefacenti oggi danno. La libertà dell’uomo, sia aiutata e indirizzata verso la verità. Quando mettiamo insieme Libertà e verità, non possiamo non parlare della dignità umana. In questo quadro e in questa cornice, dov’è inserito l’uomo con tutte le sue tappe evolutive, è importante innanzitutto dare se stesso, affinché, si evitano quei disagi, quelle devianze che, purtroppo la società di oggi vive. E queste devianze portano inevitabilmente ad isolarsi per rifugiarsi in quei piaceri che, l’uomo, ha saputo bene mettere su e di cui la Dott.ssa Cammarota ci parlava dell’edonismo, del consumismo di tutto ciò che, può portare ad evadere dalla realtà in cui si vive. Allora, la libertà di cui parlavo, ha una valenza in più che, vuol dire rispetto di se stessa , rispetto degli altri, ma ancora di più valorizzare la vita, questo dono meraviglioso che Dio ci ha fatto.
A entrambi i convegni, è intervenuto un folto pubblico, composto di giovani e adulti con il simbolo della pianta in fiore FORSIZIE.