Filt, Amu: il sindacato commenta le dichiarazioni dell’amministratore unico

di , Lunedì, 24 Novembre 2014

COMUNICATO STAMPA FILT

Con riferimento alla nota di cui all’oggetto e alle esternazioni a mezzo stampa dell’Amministratore Unico della A.M.U. vogliamo ribadire alcune considerazioni. Dobbiamo constatare che si continuano a condurre trattative e a formulare soluzioni per il tramite di organi di stampa locale nel mentre, come in altre occasioni sottolineato, sarebbe più opportuno farlo in sedi ad esse deputate, oltre al fatto che questa prassi è illegittima dal punto di vista normativo.

Ma rimaniamo sempre più stupefatti dalla circostanza che si convocano le parti solo attraverso le testate giornalistiche, per cui abbiamo appreso di una riunione per il 1 dicembre che non trova riscontro nella nota pervenutaci il 20 novembre u.s. Al di là della liceità della circostanza, è veramente sorprendente la mancanza delle più semplici ed elementari norme che regolano le relazioni tra le parti. A questo punto sorge il sospetto che si voglia scaricare sulle OO.SS. e i lavoratori il gravame di una situazione tragica figlia di gestioni allegre e sprovvedute, conseguenza di politiche clientelari sciagurate il cui onere.

Se si è arrivati sull’orlo del baratro, qualcuno deve farsi un esame di coscienza e prendersi le proprie responsabilità, di qualsiasi tipo, di fronte alla cittadinanza e all’utenza. Tanto premesso, ripetiamo che siamo sempre stati disponibili ad un confronto serio e coscienzioso con l’azienda, abbiamo difatti portato ai tavoli delle nostre proposte per superare la crisi; puntualmente non siamo stati ascoltati. Si è sempre disponibili a concertare e valutare soluzioni per affrontare questa drammatica situazione, ma nello stesso tempo non possiamo partecipare a trattative dove ci si impone una e soltanto una ricetta: quella dell’azienda, per la qual cosa al posto dell’A.U. saremmo più cauti nell’affermare “che non sussistono motivazioni fondate da parte delle OO.SS. tali da giustificarne i comportamenti e le posizioni assunte, evitando o quantomeno differendo e rendendo meno agevole il lavoro di riorganizzazione delle attività aziendali…”.

Ripetiamo, se si continua a proporre riduzione di personale o contratti di solidarietà senza ascoltare controproposte già formulate e in un primo tempo recepite, noi non saremo disponibili. C’è purtroppo un altro grosso macigno che grava in questa fase tra le parti e riguarda i provvedimenti disciplinari adottati dall’azienda nei confronti di lavoratori iscritti a questa O.S. ed uno di questi concerne la destituzione con sospensione provvisoria del dipendente interessato. Anteposte la sventatezza e la frivolezza normativa applicata, vorremmo evidenziare la sproporzione e lo squilibrio tra fatti commessi e sanzione disciplinare, nonché avvisare la proprietà che, alla luce di questi elementari principi giuridici, in caso di soccombenza, sarà chiamata a ulteriori oneri economici che rischiano di appesantire la già drammatica situazione dell’A.M.U.

Il lavoratore può essere sanzionato in base ed in proporzione a quanto commesso, secondo normative giuste e ben precise; nello stesso richiediamo la sospensione del provvedimento disciplinare e di conseguenza far ritornare al lavoro il dipendente, ma fintanto che questa condizione resterà tale, per i motivi di merito suesposti e per questa gravissima e perseverante situazione del provvedimento disciplinare, non parteciperemo ad alcun incontro tra le parti. Solo così si possono riprendere i rapporti tra azienda e questa O.S. e trovare, possibilmente insieme, soluzioni definitive per consentire veramente a questa azienda “di uscire fuori dal baratro…”. In attesa di Vostro riscontro, si porgono distinti saluti.

Per LA SEGRETARIA PROVINCIALE

Antonio SALVATORE



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