Venticano- 'Quello che le donne non dicono'. Cantava così anni fa Fiorella Mannoia. Cantava il dramma silenzioso di donne offese e costrette a tacere. Filomena Lamberti, salernitana, moglie e madre di tre figli, parla invece del suo dramma, umano e sentimentale. Lo fa con estrema dignità e usando parole calibrate e sferzanti alla platea che ha preso parte al convegno organizzato dal forum delle donne di Venticano presieduto da Federica Colantuoni.
Sfigurata dall'ex marito, condannato e già libero. Sottoposta a diciannove interventi: un calvario fisico e psicologico che però non l'ha minata nello spirito. Filomena ha le unghie laccate di rosso e grossi occhiali da sole. La sua vista è molto bassa, e il suo viso ha subìto svariati interventi. Filomena ha risposto alle domande incalzanti del pubblico, prevalentemente femminile.
"Denunciate senza esitazione chi usa violenza nei vostri confronti- ha esclamato la Lamberti-. Dovete avere il coraggio di farlo, e non di giustificare o soprassedere ai comportamenti irruenti dei vostri compagni altrimenti siete complici di quella violenza che può degenerare. Anch'io ho sempre lasciato correre e non immaginavo però che il mio ex marito potesse arrivare a tanto. Lui adesso è libero, io sono segnata per tutta la vita e sono pure sola. Lo Stato non mi tutela. Ho trovato ascolto e conforto solo in un'associazione di Salerno, Spazio Donna, a cui mi sono rivolta dopo aver subito questa violenza inaudita".
Pina Mossuto è la responsabile volontaria di Spazio Donna. E' una signora determinata e sensibile: ne ha viste e sentite tante in questi anni e sa bene che molte donne non hanno il coraggio di denunciare i compagni violenti.
"Ragion per cui quando si rivolgono a noi è già tardi- asserisce la Mossuto-. Bisogna intervenire prima e per tempo, prima appunto che le situazioni sfocino in drammi irreparabili. Qualcuna ci ha rimesso la vita, e io vivo con questi fantasmi che troppo tardi hanno chiesto il nostro aiuto".
Il pubblico è sconvolto dalle testimonianze e dalle foto di Filomena Lamberti che la ritraggono nei giorni seguenti il suo dramma. Il convegno è una riflessione corale sulla condizione femminile e sulla violenza usata contro le donne è stato in fondo il convegno a più voci scandito dagli interventi mirati delle sociologhe: Carmen Nardone e Silvana Stefanino, dell'avvocato Gloria Malavolti, della psicologa Romina Cappuccio e dell'educatrice carceraria Carmela Ambrosino. Le conclusioni sono state affidate alla giornalista Barbara Ciarcia che ha illustrato gli inquietanti dati relativi ai reati di stalking e femminicidio, reati sempre più diffusi e a volte, purtroppo, sottaciuti.