Esce oggi, edito da Cultura e dintorni Editore, il romanzo di esordio del giovane arianese Roberto Oliva: "Una canzone dove andare".
Il libro è disponibile ad Ariano Irpino presso la libreria di R. Ciccone, presso la cartolibreria Mainiero e presso la libreria Ubik del Centro Commerciale "Il carro" di Mirabella Eclano; a Napoli presso la libreria "Libri e Professioni", la libreria "Ubik e presso la libreria Feltrinelli di piazza dei Martiri. Nel resto d'Italia sarà disponibile presso le librerie Feltrinelli. Il libro è ordinabile anche tramite il sito della casa editrice www.culturaedintorni.it cliccando alla voce "Acquisti" e tramite il sito www.ibs.it.
“E insomma, avere vent’anni. Il significato di avere vent’anni. Ma che volete che vi dica? Nel frattempo li ho compiuti, vent’anni, e non mi sembra di averci capito molto di più: continuo a pensare che sia un gran casino, ma questo lo avete visto anche voi, e probabilmente lo sapevate già. Francesco Guccini diceva che “a vent’anni si è stupidi davvero, quante balle si ha in testa a quell’età”. Vero. E non è che in giro si vedano molti trentenni geni”.
"Se da un lato non si può negare l’autobiografismo dell’opera dall’altro il romanzo è anche un affresco di più di un ambiente, di più di una realtà, di più di una generazione. E anzi è forse questa la vera chiave di lettura di “Una canzone dove andare”, quasi che il giovane autore avesse voluto realizzare uno specchio segreto nel quale soprattutto gli “adulti” potessero, loro malgrado, riconoscersi. L’esame di maturità come primo nodo di scambio, le successive difficili scelte riguardo al futuro di una generazione al bivio, troppo spesso sottovalutate nella loro portata come nelle loro conseguenze, la provincia, da evidenziare come topos narrativo e non solo, l’innestarsi di una grande passione come quella per la musica che diviene il leit motiv, il filo conduttore del romanzo stesso con le vicende anche esilaranti legate al giovane gruppo di musicisti alle prese con un ipotetico quanto improbabile trionfo finale e gli annosi temi con le relative problematiche di sempre, l’amore e l’amicizia, si rivelano essere gli archetipi di cui Roberto Oliva si serve per descrivere una realtà sempre più distopica e per parlare, senza retorica, che di certo non gli appartiene, ma senza dubbio, a mio avviso, con una personale struggente partecipazione emotiva, di, e a, un’umanità da sempre in crisi di valori e di senso." (dalla recensione di Luca Carbonara)
Luca condivide la passione per la musica con i membri della sua strampalata rock band: Yoko (condannato a portare il nomignolo a causa dell’imbarazzante somiglianza con la moglie di John Lennon), il “fattone” Marley, l’ipocondriaco Diabete e Fabio, il belloccio della scuola. Ma le Pistole (questo è il nome della band, scelto inonore ai Sex Pistols dopo bizzarre proposte) stentano a decollare:
il cantante è bello e bravo ma crede che Freddie Mercury sia una marca di sigarette, il batterista è ossessionato dall’idea di prendersi una brutta malattia, il chitarrista continua a friggersi il cervello con la marijuana e le prove vengono sempre più spesso chiuse con litigi e risse tra fili, microfoni e amplificatori.
All’improvviso però tutto cambia: la scuola è finita, e i ragazzi devono decidere cosa fare delle proprie vite; Luca conosce Giulia, una ragazza bellissima che confonde gli Who con i Pooh e si mostra sempre più scostante e lunatica; la band ha l’opportunità di sfondare, grazie a un concorso in cui la migliore canzone inedita viene remiata con un contratto discografico. A questo punto, totalmente in crisi, Luca chiede aiuto alla sua amica Elena, colta e sarcastica, che cita Montaigne e Flaubert e nel tempo libero scrive saggi sul motivo del doppio in Pirandello; ogni volta che si vedono, la ragazza trascina Luca in lunghe discussioni che spaziano tra Schopenhauer e gli Smiths, tra la scrittura e il senso della vita. Quello che ne viene fuori è "The song I'm going to", la canzone dove andare.
Roberto Oliva è nato nel 1993 ad Ariano Irpino. Studente, iscritto alla Facoltà di Lingue e Letterature Moderne Europee dell’Università “Federico II” di Napoli, è appassionato di musica, cinema, calcio e narrativa. Con “Una canzone dove andare”esordisce in ambito editoriale.