E' una conta senza fine, e un conto sempre più salato in termini di accoglienza.
Altri ottanta profughi, in prevalenza africani, arriveranno stamattina dal porto di Salerno nella nostra provincia. Sono quelli degli ultimi avventurosi sbarchi siciliani. E saranno così dislocati: trenta a Bisaccia, venti a Venticano, otto a Serino, quattordici a Chianche, dodici a Pratola Serra, cinque a Forino. Si allunga l'elenco delle presenze di immigrati in Irpinia. E sale complessivamente a 720 il numero di migranti giunti dalla scorsa primavera a oggi in diversi borghi e alloggiati in strutture ricettive che hanno dato piena disponibilità a ospitare i richiedenti asilo.
Alberghi e agriturismi sono stati appunto convertiti in centri di prima accoglienza, ma a tempo indeterminato perché nessuno sa fino a quando durerà questa permanenza. Da un anno abbondante sono centinaia gli immigrati domiciliati nelle strutture irpine: tutti in attesa di una risposta dalla Commissione Territoriale del Ministero dell'Interno deputata a intervistare ed esprimere un parere circa le richieste di asilo o protezione internazionale avanzate dai migranti.
La maggior parte delle richieste fatte già in questi dodici mesi sono state respinte. Ai profughi però è data la possibilità di presentare ricorso e di ottenere, con molta probabilità, l'accettazione dello stesso. In questo modo si allungano ancor più i termini del soggiorno nelle strutture ricettive. Fino a quando i migranti non hanno il riconoscimento che gli consente di muoversi liberamente e di trovare un alloggio a proprie spese sono ospiti degli alberghi.
Pochissimi nel frattempo sono andati via spontaneamente uscendo fuori dal programma di protezione. In linea di massima sono stati i siriani ad abbandonare poco dopo l'arrivo le strutture d'accoglienza e a raggiungere altre destinazioni anche fuori dai confini italiani. Pertanto sale il malcontento tra chi da oltre un anno vive sospeso nei limbo alberghieri e si aggira come uno spettro nei pochi centri abitati che hanno dato accoglienza e non hanno mai mostrato insofferenza verso gli immigrati ospitati.
Mercogliano, Venticano e Monteforte sono i paesi irpini che hanno registrato la massima presenza di profughi. Seguono: Flumeri, Forino e Ospedaletto d'Alpinolo. Nella notte in Sicilia ci sono stati altri sbarchi consistenti.
Si profila una vera e propria ondata emergenziale in vista dell'estate. Con il bel tempo gli sbarchi sono ripresi, e sono aumentati. A questo punto il prefetto di Avellino, Carlo Sessa, potrebbe anche requisire strutture pubbliche da destinare all'accoglienza dei migranti arrivati nelle ultime ore in Italia.